E come è giusto che sia ogni anno, è arrivato il 4 aprile: il giorno dell'anniversario della prima messa in onda italiana di Goldrake! Tanti auguri a Goldrake e ai fan irriducibili! (E siamo a 42...)
Se esiste un evento pasquale da intendersi nel suo significato di PASSAGGIO, è proprio questo, PASQUA 2020. Pasqua come passaggio dal rigore invernale alla fioritura primaverile, dal buio alla luce, dalla stasi della natura alla esplosione di sole e di vita, dalle piogge incessanti ad un cielo radioso e carico di promesse. Finora erano queste le immagini che sentivo legate all'evento pasquale. Ma adesso le circostanze sono altre, i panorami sono mutati. Le immagini della natura lontane e indifferenti alla nostra sensibilità. Più vicini le strade desolate, le file ai supermercati, l'incertezza e la paura disegnate nel viso di chi ti precede nella fila, i dubbi della gente sul proprio futuro lavorativo. E le immagini televisive.... dolorose, laceranti, ossessive sia nelle disposizioni che nelle notizie perfino quando queste vogliono essere rassicuranti. Dobbiamo attendere....Siate rispettosi verso le indicazioni date, verso gli altri, verso il prossimo. Abbiate fiducia. Ma la paura non lascia la sua presa. E intanto cominciamo a porci delle domande: Quando finirà tutto questo? E dopo? Cosa ci aspetta dopo? Siamo consapevoli che non sarà mai più come prima? E intanto stiamo in attesa di attraversare le rapide e raggiungere infine l'altra sponda. Il tempo sembra dilatarsi, insieme alle insicurezze e al senso di impotenza. In questo clima, non è facile pensare che tutto questo un giorno finirà. Ma finirà. Deve finire. E da inguaribile ottimista so che attraverseremo il guado e troveremo al di là della tempesta un "dopo". Faticoso forse, diverso forse, rispetto al "prima". Ma noi stessi non siamo cambiati? Può una pandemia mondiale passare, senza lasciare tracce? Nel corpo, nell'anima, nella memoria. E comunque il "DOPO" è al di là del guado, ad aspettarci. E nell'attesa, a tutti voi, a tutti noi, auguro la pazienza della stasi, la riscoperta di risorse personali che aiutino a tollerare l'oppressione dell'isolamento, motivi per ridere insieme ai propri cari, occasioni per migliorare sé stessi e quando sarà il momento, auguro che il passaggio sia lieve, che si abbiano dei buoni compagni di viaggio, che la fiducia e la speranza siano le nostre guide, che il "dopo" ci riservi prove meno gravose di quelle presenti.
In giappone sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia..in mezzo è installata una cabina al cui interno riposa un telefono..lo chiamano 「風の電話」 "il Telefono del vento" ed è un apparecchio non collegato, connesso a nessun filo, a nessuna altra rete se non quella del ricordo. Basta alzare la cornetta e poggiarvi sopra l'orecchio per ascoltare la voce di chi non c'è più, dei defunti con i quali si vorrebbe tanto parlare un'altra volta, un'altra ultima volta. Questo telefono è stato posato in un giardino privato, subito accanto a uno dei luoghi del disastro provocato dallo tsunami, ma vi accorrono persone da tutto il giappone, da tutto il mondo.. alzano la cornetta e parlano con chi non c'è più.. una conversazione privata consegnata, davvero, solo al vento.. accanto è appoggiato un quaderno per scrivere, se si vuole, la propria testimonianza e leggere quelle di chi è passato di lì...ad Otsuchi, nella prefettura di Iwate...è qui in questo luogo realmente esistente che ci porta l'autrice del libro dal titolo "quel che affidiamo al vento": Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che è: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami spazzò via il paese in cui abitava, inghiottì la madre e la figlia, le sottrasse la gioia di essere al mondo. Venuta per caso a conoscenza di quel luogo surreale, Yui va a visitarlo e a Bell Gardia incontra Takeshi, un medico che vive a Tokyo e ha una bimba di quattro anni, muta dal giorno in cui è morta la madre. Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di sé..e ora che quel luogo prezioso rischia di esserle portato via dall'uragano, Yui decide di affrontare il vento, quello che scuote la terra così come quello che solleva le voci di chi non c'è più.. E poi? E poi Yui lo avrebbe presto scoperto..che è un vero miracolo l'amore.. anche il secondo, anche quello che arriva per sbaglio..perché quando nessuno si attende il miracolo, il miracolo avviene... un libro stupendo e commovente che ci consegna un mondo fragile ma denso di speranza, una storia di resilienza la cui più grande magia risiede nella realtà. . https://m.facebook.com/libreriamondadorivercelli/posts/2407073669583342
Tra un po' di giorni, precisamente la notte fra il 28 e il 29 giugno, possiamo riprovare l'emozione che ci dava questa antica tradizione del nord italia quando eravamo bambini. La sera del 28 prendiamo una caraffa o un altro contenitore di vetro trasparente e riempiamolo per 3/4 di acqua, poi versiamo delicatamente nella caraffa l'albume di uno o due uova...portiamo quindi il nostro contenitore in giardino, sul prato o comunque all'aperto..all'alba del 29 giugno andiamo a ritirarlo...la notte, San Pietro, la rugiada del mattino e l'albume avranno fatto la "MAGIA": (con il passare delle ore l'albume d'uovo si “cristallizza”, si adatta ai movimenti delle molecole dell'acqua a contatto con l'esterno, e piano piano si “trasforma” in una figura che tradizione vuole sia una barca a vela o appunto un veliero)...la credenza vuole che San pietro in origine un pescatore, vada a soffiare all’interno del contenitore facendola apparire e dimostrando così la sua vicinanza ai fedeli..I nostri nonni, in base alla forma della barca e delle vele, ricavavano utili informazioni sul clima dell'estate appena iniziata e sul futuro raccolto.. se le “vele” della barca si aprono, allora sono in arrivo belle giornate di sole, se invece si chiudono sarebbe sintomo di pioggia e maltempo...
IL 14 LUGLIO 1789 OSCAR FRANCOIS DE JARJAYES MORIVA..UN'ORA DOPO LA SUA MORTE IL PONTE LEVATOIO SI ABBASSAVA...LA BASTIGLIA SI ARRENDEVA... "flessuosa come un giunco, occhi azzurri di cielo, capelli di seta biondi più del grano, ricca e di nobile casato..ma un destino infausto costrinse questa fanciulla a rinunciare all'amore e a brandire la spada per difendere prima una regina, poi coloro che la avversavano..una vita nel vento breve ed intensa come il profumo delle rose che lei amava tanto"...
E' ORA DI FESTEGGIARE. Per una dolce amica, per la paura e il coraggio, per il pericolo scampato, facciamo festa e siamo felici per lei. A lei vanno i giochi d'artificio, dolci e gelati, cocacola a fiumi e soprattutto tanti abbracci.
Quest’anno è difficile fare
gli auguri con quell’allegria festosa che solitamente ha accompagnato negli
anni passati l’evento del Natale. E’ difficile sentire la magia dell’evento e
sorridere, quando sappiamo che abbiamo perso tante persone; quando in molte
case, troppe, il Natale sarà pieno di ricordi e di tristezza; quando manca l’attesa
delle persone a noi care, che non vediamo da tempo. Non ci saranno arrivi, né i
classici pranzi dell’occasione, nè il chiasso dei bambini, che esplorano i
regali e neppure i finti litigi degli adulti che tornano a giocare con quegli
scherzi e quelle furbizie di sempre come fossero bambini.
Eppure proprio io che
detesto le feste, tutte le feste calendarizzate, proprio quest’anno trovo doveroso
festeggiare il Natale quasi fosse il giorno del ringraziamento. Per onorare la vita
e l’evento che abbiamo la fortuna di vivere ancora una volta. Per le persone
care che ci sono lontane fisicamente, ma vive e quanto mai vicine al nostro
cuore. Per la bellezza, il profumo della vita e gli affetti di cui ancora
possiamo godere
E per tutti gli
insegnamenti che questo orribile anno ci ha dato: ci siamo scoperti improvvisamente
più fragili, ma anche più forti nella determinazione di resistere e lottare. Pensavamo
di potere tutto e che tutto ci fosse dovuto grazie alla scienza, alla tecnica e
ai nuovi marchingegni tecnologici e abbiamo dovuto ridimensionare la nostra
arroganza. Pensavamo di avere davanti a noi tanto tempo da impiegare per
progetti, per le ambizioni, per stare con i nostri cari. E ci siamo resi conto della
vanità delle nostre programmazioni e degli inganni del Tempo. Tutti abbiamo
imparato qualcosa e penso che quel qualcosa ha cambiato in qualche modo tutti noi.
Facciamone tesoro.
E adesso con questo
spirito posso augurare di cuore a tutti voi
Contadini tutti, vi auguro un buon Anno! Non un anno straordinario, luccicoso, lastricato di cose belle e preziose. Vi auguro un anno banale, normale. Con il traffico che ci fa far tardi agli appuntamenti, le moto che zigzagano davanti a noi, le file alle casse del supermercato, il caffè bollente al bar dell'angolo del nostro posto di lavoro, i colleghi rompiscatole, il rubinetto che perde e l'idraulico che si fa desiderare. Ma anche le strade, i negozi che tornano a vivere, il sorriso della vicina, l'abbraccio dei nipoti, il matrimonio del cugino già rimandato tante volte, il tavolo imbandito per tutti quelli che desideriamo avere con noi, i ragazzini che giocano a palla dovunque ci sia spazio per giocare. E le fabbriche, le scuole, gli ospedali che riprendono il loro normale ritmo di lavoro. La normalità. E' tutto quello che desidero per il nuovo anno. Me lo auguro e lo auguro a tutti voi . BUON ANNO!
Oggi 17 febbraio è la giornata nazionale del gatto!..
in questo difficile anno appena trascorso con la pandemia, con lockdown e restrizioni, questo amore di felino ha contribuito a rendere le giornate meno lunghe e malinconiche a tantissime persone diventando per loro un aiuto psicologico fondamentale... auguri Bat
e ogni 13 luglio come succede ormai da 35 anni le emozioni non cambiano.. la ricorrenza più triste dopo quella di domani..cartoni animati così non li fanno più...
e come già anticipato ecco il mio più grande trauma infantile..14 luglio 1789..morte di Oscar François de Jarjayes .. video commemorativo riassuntivo.. https://youtu.be/BeCUaUNHpQ8
oggi 17 febbraio si celebra la festa del gatto.. questi meravigliosi pelosetti misteriosi e indipendenti se ti riconoscono come loro padrone ti danno un mondo di amore incondizionato...buona festa BAT mio piccolo tesoro!!
Molto carina roby. Non la conoscevo. Eppure Esopo è uno degli autori più diffusi nelle antologie degli undicenni. Dovrebbe essere presente anche nei quotidiani degli over 11.
Commenti
(E siamo a 42...)
Buona Pasqua popolo di Big Farm.
Se esiste un evento pasquale da intendersi nel suo significato di PASSAGGIO, è proprio questo,
PASQUA 2020.
Pasqua come passaggio dal rigore invernale alla fioritura primaverile, dal buio alla luce, dalla stasi della natura alla esplosione di sole e di vita, dalle piogge incessanti ad un cielo radioso e carico di promesse.
Finora erano queste le immagini che sentivo legate all'evento pasquale.
Ma adesso le circostanze sono altre, i panorami sono mutati. Le immagini della natura lontane e indifferenti alla nostra sensibilità. Più vicini le strade desolate, le file ai supermercati, l'incertezza e la paura disegnate nel viso di chi ti precede nella fila, i dubbi della gente sul proprio futuro lavorativo. E le immagini televisive.... dolorose, laceranti, ossessive sia nelle disposizioni che nelle notizie perfino quando queste vogliono essere rassicuranti.
Dobbiamo attendere....Siate rispettosi verso le indicazioni date, verso gli altri, verso il prossimo. Abbiate fiducia.
Ma la paura non lascia la sua presa. E intanto cominciamo a porci delle domande:
Quando finirà tutto questo? E dopo? Cosa ci aspetta dopo? Siamo consapevoli che non sarà mai più come prima?
E intanto stiamo in attesa di attraversare le rapide e raggiungere infine l'altra sponda. Il tempo sembra dilatarsi, insieme alle insicurezze e al senso di impotenza.
In questo clima, non è facile pensare che tutto questo un giorno finirà.
Ma finirà. Deve finire. E da inguaribile ottimista so che attraverseremo il guado e troveremo al di là della tempesta un "dopo". Faticoso forse, diverso forse, rispetto al "prima". Ma noi stessi non siamo cambiati? Può una pandemia mondiale passare, senza lasciare tracce? Nel corpo, nell'anima, nella memoria. E comunque il "DOPO" è al di là del guado, ad aspettarci.
E nell'attesa, a tutti voi, a tutti noi, auguro la pazienza della stasi, la riscoperta di risorse personali che aiutino a tollerare l'oppressione dell'isolamento, motivi per ridere insieme ai propri cari, occasioni per migliorare sé stessi e quando sarà il momento, auguro che il passaggio sia lieve, che si abbiano dei buoni compagni di viaggio, che la fiducia e la speranza siano le nostre guide, che il "dopo" ci riservi prove meno gravose di quelle presenti.
B U O N A P A S Q U A
Buona Pasquetta a tutti 😭
In giappone sul fianco scosceso di Kujira-yama, la Montagna della Balena, si spalanca un immenso giardino chiamato Bell Gardia..in mezzo è installata una cabina al cui interno riposa un telefono..lo chiamano 「風の電話」 "il Telefono del vento" ed è un apparecchio non collegato, connesso a nessun filo, a nessuna altra rete se non quella del ricordo. Basta alzare la cornetta e poggiarvi sopra l'orecchio per ascoltare la voce di chi non c'è più, dei defunti con i quali si vorrebbe tanto parlare un'altra volta, un'altra ultima volta. Questo telefono è stato posato in un giardino privato, subito accanto a uno dei luoghi del disastro provocato dallo tsunami, ma vi accorrono persone da tutto il giappone, da tutto il mondo.. alzano la cornetta e parlano con chi non c'è più.. una conversazione privata consegnata, davvero, solo al vento.. accanto è appoggiato un quaderno per scrivere, se si vuole, la propria testimonianza e leggere quelle di chi è passato di lì...ad Otsuchi, nella prefettura di Iwate...è qui in questo luogo realmente esistente che ci porta l'autrice del libro dal titolo "quel che affidiamo al vento":
Quando su quella zona si abbatte un uragano di immane violenza, da lontano accorre una donna, pronta a proteggere il giardino a costo della sua vita. Si chiama Yui, ha trent'anni e una data separa quella che era da quella che è: 11 marzo 2011. Quel giorno lo tsunami spazzò via il paese in cui abitava, inghiottì la madre e la figlia, le sottrasse la gioia di essere al mondo. Venuta per caso a conoscenza di quel luogo surreale, Yui va a visitarlo e a Bell Gardia incontra Takeshi, un medico che vive a Tokyo e ha una bimba di quattro anni, muta dal giorno in cui è morta la madre.
Per rimarginare la vita serve coraggio, fortuna e un luogo comune in cui dipanare il racconto prudente di sé..e ora che quel luogo prezioso rischia di esserle portato via dall'uragano, Yui decide di affrontare il vento, quello che scuote la terra così come quello che solleva le voci di chi non c'è più..
E poi? E poi Yui lo avrebbe presto scoperto..che è un vero miracolo l'amore.. anche il secondo, anche quello che arriva per sbaglio..perché quando nessuno si attende il miracolo, il miracolo avviene...
un libro stupendo e commovente che ci consegna un mondo fragile ma denso di speranza, una storia di resilienza la cui più grande magia risiede nella realtà. .
https://m.facebook.com/libreriamondadorivercelli/posts/2407073669583342
"La barca di San Pietro "
Tra un po' di giorni, precisamente la notte fra il 28 e il 29 giugno, possiamo riprovare l'emozione che ci dava questa antica tradizione del nord italia quando eravamo bambini. La sera del 28 prendiamo una caraffa o un altro contenitore di vetro trasparente e riempiamolo per 3/4 di acqua, poi versiamo delicatamente nella caraffa l'albume di uno o due uova...portiamo quindi il nostro contenitore in giardino, sul prato o comunque all'aperto..all'alba del 29 giugno andiamo a ritirarlo...la notte, San Pietro, la rugiada del mattino e l'albume avranno fatto la "MAGIA": (con il passare delle ore l'albume d'uovo si “cristallizza”, si adatta ai movimenti delle molecole dell'acqua a contatto con l'esterno, e piano piano si “trasforma” in una figura che tradizione vuole sia una barca a vela o appunto un veliero)...la credenza vuole che San pietro in origine un pescatore, vada a soffiare all’interno del contenitore facendola apparire e dimostrando così la sua vicinanza ai fedeli..I nostri nonni, in base alla forma della barca e delle vele, ricavavano utili informazioni sul clima dell'estate appena iniziata e sul futuro raccolto.. se le “vele” della barca si aprono, allora sono in arrivo belle giornate di sole, se invece si chiudono sarebbe sintomo di pioggia e maltempo...
IL 14 LUGLIO 1789 OSCAR FRANCOIS DE JARJAYES MORIVA..UN'ORA DOPO LA SUA MORTE IL PONTE LEVATOIO SI ABBASSAVA...LA BASTIGLIA SI ARRENDEVA...
"flessuosa come un giunco, occhi azzurri di cielo, capelli di seta biondi più del grano, ricca e di nobile casato..ma un destino infausto costrinse questa fanciulla a rinunciare all'amore e a brandire la spada per difendere prima una regina, poi coloro che la avversavano..una vita nel vento breve ed intensa come il profumo delle rose che lei amava tanto"...
NON CI SONO PAROLE PER DESCRIVERLI
Piccolo Angelo
E' ORA DI FESTEGGIARE.
Per una dolce amica, per la paura e il coraggio, per il pericolo scampato, facciamo festa e siamo felici per lei.
A lei vanno i giochi d'artificio, dolci e gelati, cocacola a fiumi e soprattutto tanti abbracci.
Auguri di Buone Feste a tutto il popolo di Big Farm
Quest’anno è difficile fare gli auguri con quell’allegria festosa che solitamente ha accompagnato negli anni passati l’evento del Natale. E’ difficile sentire la magia dell’evento e sorridere, quando sappiamo che abbiamo perso tante persone; quando in molte case, troppe, il Natale sarà pieno di ricordi e di tristezza; quando manca l’attesa delle persone a noi care, che non vediamo da tempo. Non ci saranno arrivi, né i classici pranzi dell’occasione, nè il chiasso dei bambini, che esplorano i regali e neppure i finti litigi degli adulti che tornano a giocare con quegli scherzi e quelle furbizie di sempre come fossero bambini.
BUON NATALEEppure proprio io che detesto le feste, tutte le feste calendarizzate, proprio quest’anno trovo doveroso festeggiare il Natale quasi fosse il giorno del ringraziamento. Per onorare la vita e l’evento che abbiamo la fortuna di vivere ancora una volta. Per le persone care che ci sono lontane fisicamente, ma vive e quanto mai vicine al nostro cuore. Per la bellezza, il profumo della vita e gli affetti di cui ancora possiamo godere
E per tutti gli insegnamenti che questo orribile anno ci ha dato: ci siamo scoperti improvvisamente più fragili, ma anche più forti nella determinazione di resistere e lottare. Pensavamo di potere tutto e che tutto ci fosse dovuto grazie alla scienza, alla tecnica e ai nuovi marchingegni tecnologici e abbiamo dovuto ridimensionare la nostra arroganza. Pensavamo di avere davanti a noi tanto tempo da impiegare per progetti, per le ambizioni, per stare con i nostri cari. E ci siamo resi conto della vanità delle nostre programmazioni e degli inganni del Tempo. Tutti abbiamo imparato qualcosa e penso che quel qualcosa ha cambiato in qualche modo tutti noi. Facciamone tesoro.
E adesso con questo spirito posso augurare di cuore a tutti voi
Non un anno straordinario, luccicoso, lastricato di cose belle e preziose. Vi auguro un anno banale, normale. Con il traffico che ci fa far tardi agli appuntamenti, le moto che zigzagano davanti a noi, le file alle casse del supermercato, il caffè bollente al bar dell'angolo del nostro posto di lavoro, i colleghi rompiscatole, il rubinetto che perde e l'idraulico che si fa desiderare. Ma anche le strade, i negozi che tornano a vivere, il sorriso della vicina, l'abbraccio dei nipoti, il matrimonio del cugino già rimandato tante volte, il tavolo imbandito per tutti quelli che desideriamo avere con noi, i ragazzini che giocano a palla dovunque ci sia spazio per giocare. E le fabbriche, le scuole, gli ospedali che riprendono il loro normale ritmo di lavoro.
La normalità. E' tutto quello che desidero per il nuovo anno.
Me lo auguro e lo auguro a tutti voi .
BUON ANNO!
in questo difficile anno appena trascorso con la pandemia, con lockdown e restrizioni, questo amore di felino ha contribuito a rendere le giornate meno lunghe e malinconiche a tantissime persone diventando per loro un aiuto psicologico fondamentale... auguri Bat
Forza ragazzi.... siete fantastici 💖
SIIIIIIIIII.....E VAAAIIIIIIII..... SIAMO IN FINAAAAAALEEEEEE....
GRANDE ITALIA 😘😘❤️❤️
D EUROPAAAAAAAAAAAA
❤️❤️❤️
https://youtu.be/3zeZex-PpbU
https://youtu.be/BeCUaUNHpQ8
questi meravigliosi pelosetti misteriosi e indipendenti se ti riconoscono come loro padrone ti danno un mondo di amore incondizionato...buona festa BAT mio piccolo tesoro!!
insegnamento dell'asino caduto in un pozzo
Eppure Esopo è uno degli autori più diffusi nelle antologie degli undicenni.
Dovrebbe essere presente anche nei quotidiani degli over 11.