" La fiducia non si acquista per mezzo della forza. Neppure si ottiene con le sole dichiarazioni. La fiducia bisogno meritarla con gesti e fatti concreti " cit.
"Esistono tantissime forme di amore: una di queste è l’amicizia. E’ uno dei sentimenti più belli e più rari che esistano. Si usa dire: chi trova un amico trova un tesoro. Condivido appieno questa espressione, perché non è affatto facile trovare il migliore amico. Molte volte si confonde l’amicizia con la semplice simpatia oppure si cerca un appoggio per superare situazioni difficili. E’ normale che gli amici debbano aiutarsi nei momenti brutti; amicizia, però, è anche gioire insieme.
Non c’è, infatti, gioia più grande di quella condivisa con gli amici. Ogni momento trascorso con loro resterà per sempre nel cuore, non lo dimenticherai mai. Ovunque ci si volga, il “vero” amico è sempre disponibile, non è mai fuori tempo, non è mai noioso o pesante. Il migliore amico è colui che ti dice sempre la verità, che corregge i tuoi difetti, ma nello stesso tempo apprezza i tuoi pregi.
Il migliore amico è il sole e la luna. Lacrime condivise e sorrisi a crepapelle.
Il migliore amico è la gioia di una vita."
cit.
Calomniez, calomniez, il en restera toujours quelque chose, afferma una massima, attribuita da alcuni a Bacone, da altri a Voltaire, divenuta proverbiale dopo che fu resa popolare da Beaumarchais nel suo capolavoro dal celeberrimo titolo: Il Barbiere di Siviglia e, da Rossini, in una deliziosa aria dell’edizione musicale della stessa opera. In effetti, non esistono antidoti veramente efficaci per contrastare la velenosa azione delle calunnie, invenzioni subdole e malvagie,macchinate da esseri abietti per diffamare e disonorare i loro «nemici». La menzogna fraudolenta, più micidiale spesso di un pugnale acuminato, è generata quasi sempre da torbidi sentimenti— frustrazioni infeltrite, insanabile invidia, gelosia esasperata, patologica antipatia — che, a lungo occultati e repressi, esplodono improvvisamente nell’odio più bieco, spingendo l’uomo, degradato dal rancore e dalla viltà, ad avvalersi delle più infamanti bugie per compromettere e infangare la reputazione del suo rivale. Lenta e corrosiva, avallata dall’omertà compiaciuta di tanta gente «perbene» e sadicamente ampliata dal feroce cannibalismo della cosiddetta «vox populi», che raramente si identifica con la «vox Dei», la scellerata trama denigratoria del calunniatore, ordita proditoriamente nell’ombra, si espande inesorabilmente, raggiungendo gli effetti perversi perseguiti dal delinquente che li ha ideati. Tali effetti, sempre dannosi, possono rivelarsi particolarmente devastanti quando la calunnia, programmata e gestita «scientificamente» da professionisti del falso, asserviti al tiranno di turno e a gruppi di potere interessati alla rovina, all’eliminazione, del personaggio preso di mira, assume il valore legale di un atto di accusa con sentenza già pronunciata, approdando, sapientemente pilotata, sul tavolo di un magistrato inquirente, succube e complice dei promotori della diffamazione.
“Gli uomini attribuiscono troppo peso alle emozioni, confondendole con i sentimenti. Le emozioni servono a ricordarti in ogni momento il colore dei tuoi pensieri, ma hanno una natura violenta e breve. Per questo ti lasciano sempre insoddisfatto, alimentando rimpianti e nostalgie. I sentimenti invece sono un mare profondo e stabile, che evapora solo quando diventa stagnante.”
Un professore di filosofia sale in cattedra e, prima di iniziare la lezione, toglie dalla cartella un grande foglio bianco con una piccola macchia d'inchiostro nel mezzo. Rivolto agli studenti domanda: " Che cosa vedete qui?" "Una macchia d'inchiostro". "Bene"- continua il professore- " così sono gli uomini. Vedono soltanto le macchie, anche le più piccole, e non il grande e stupendo foglio bianco che è la vita"
Commenti
e ti dice " Ti ascolto"
cit.
(Bob Marley)
(Ralph Waldo Emerson)
(Nicolas de Chamfort)
sì, vabbè... mi mangio pane e nutella!
cit.
Papa Giovanni Paolo II
Calomniez, calomniez, il en restera toujours quelque chose, afferma una massima, attribuita da alcuni a Bacone, da altri a Voltaire, divenuta proverbiale dopo che fu resa popolare da Beaumarchais nel suo capolavoro dal celeberrimo titolo: Il Barbiere di Siviglia e, da Rossini, in una deliziosa aria dell’edizione musicale della stessa opera. In effetti, non esistono antidoti veramente efficaci per contrastare la velenosa azione delle calunnie, invenzioni subdole e malvagie,macchinate da esseri abietti per diffamare e disonorare i loro «nemici». La menzogna fraudolenta, più micidiale spesso di un pugnale acuminato, è generata quasi sempre da torbidi sentimenti— frustrazioni infeltrite, insanabile invidia, gelosia esasperata, patologica antipatia — che, a lungo occultati e repressi, esplodono improvvisamente nell’odio più bieco, spingendo l’uomo, degradato dal rancore e dalla viltà, ad avvalersi delle più infamanti bugie per compromettere e infangare la reputazione del suo rivale. Lenta e corrosiva, avallata dall’omertà compiaciuta di tanta gente «perbene» e sadicamente ampliata dal feroce cannibalismo della cosiddetta «vox populi», che raramente si identifica con la «vox Dei», la scellerata trama denigratoria del calunniatore, ordita proditoriamente nell’ombra, si espande inesorabilmente, raggiungendo gli effetti perversi perseguiti dal delinquente che li ha ideati. Tali effetti, sempre dannosi, possono rivelarsi particolarmente devastanti quando la calunnia, programmata e gestita «scientificamente» da professionisti del falso, asserviti al tiranno di turno e a gruppi di potere interessati alla rovina, all’eliminazione, del personaggio preso di mira, assume il valore legale di un atto di accusa con sentenza già pronunciata, approdando, sapientemente pilotata, sul tavolo di un magistrato inquirente, succube e complice dei promotori della diffamazione.
Mario Scognamiglio
(Pablo Neruda)
“Gli uomini attribuiscono troppo peso alle emozioni, confondendole con i sentimenti.
Le emozioni servono a ricordarti in ogni momento il colore dei tuoi pensieri, ma hanno una natura violenta e breve.
Per questo ti lasciano sempre insoddisfatto, alimentando rimpianti e nostalgie.
I sentimenti invece sono un mare profondo e stabile, che evapora solo quando diventa stagnante.”
Massimo Gramellini
(Will Rogers)
(cartello scritto a mano nello studio di Albert Einstein all'università di Princeton)
Un professore di filosofia sale in cattedra e, prima di iniziare la lezione, toglie dalla cartella un grande foglio bianco con una piccola macchia d'inchiostro nel mezzo. Rivolto agli studenti domanda: " Che cosa vedete qui?" "Una macchia d'inchiostro". "Bene"- continua il professore- " così sono gli uomini. Vedono soltanto le macchie, anche le più piccole, e non il grande e stupendo foglio bianco che è la vita"
Vittorio Buttafava