1) La morte non è niente, di Henry Scott Holland La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza. La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene. Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
pioggia di pagine per il mio diluvio amoroso per la mia mente che vola ti parla ti cerca e parola dopo parola non sono più sola ritrovo i nostri momenti felici i nostri abbracci lunghi come viaggi i nostri baci profondi come il mare le nostre parole filastrocche di passione i nostri sogni naufragati in un mare di lacrime e allora sulle pagine piove una pioggia che si mischia al blu di prussia e diventa un rivolo di parole che sfocia nel tormento del mio cuore
un tizio abitava vicino ad Avellino in una casa carina col suo bel camino era molto carino se non fosse stato per l'occhio birichino. ti guardava di traverso e non capivi mai il verso era alto come un tappino o forse più altino insomma davvero un bel tipino costruiva stecchini decisamente molto carini con cui riuscivi a pulir bene persino i canini collezionava pesciolini ma di liquirizia ne aveva tanti barattolini anche quelli molto bellini
chiudendo gli occhi nel tuo ultimo respiro mi hai imprigionata non ti ho mai dimenticata e tra i viali di cipressi ordinati la tua lapide dalle rose curate mi ricorda ancora del nostro ultimo bacio
antologia di sponge bob river epitaffi e altre amenità volume primo
E so molto bene che non ci sarai. Non ci sarai nella strada, non nel mormorio che sgorga di notte dai pali che la illuminano, neppure nel gesto di scegliere il menù, o nel sorriso che alleggerisce il "tutto completo" delle sotterranee, nei libri prestati e nell'arrivederci a domani.
Nei miei sogni non ci sarai, nel destino originale delle parole, né ci sarai in un numero di telefono o nel colore di un paio di guanti, di una blusa. Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te, e non per te comprerò dolci, all'angolo della strada mi fermerò, a quell'angolo a cui non svolterai, e dirò le parole che si dicono e mangerò le cose che si mangiano e sognerò i sogni che si sognano e so molto bene che non ci sarai, nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo, nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti. Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo, e quando ti penserò, penserò un pensiero che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
Lassù nell'altopiano sta la casa della pioggia, coperta di nubi. Si staglia bianca, splendida; tutto intorno, ali di farfalle. Che bello. Io ho visto tutto ciò
Preghiere in nuvole che hanno le ossa secche dal vento per i cuori asciutti di noi madri
Datemi una scala verso il cielo con gradini di parole per riprendere mio figlio desaparecidos in questa Argentina di lacrime che se scendessero darebbero una traccia forse diventerebbero filo di ombelico
A Dio che ha visto tutto oltre alla separazione e la spartizione nei gesti dei carnefici rimprovero solo il silenzio più che la scomparsa perchè in una qualsiasi fossa ogni madre ci può mettere un fiore e due occhi perchè il grande dolore è non aver sentito l'ultimo urlo del richiamo mentre io pregavo a voce alta
Come vulcano saturo del calore delle anime la storia erutta i morti e cataloga le loro foto sorridenti in una bacheca per le visite guidate dal dolore di turisti alternativi alla vita
Sono le madri dei desaparecidos ------------------------------ Da:Voci dall'inferno www. santhers. com
Le piante, da quelle di seta fino alle più arruffate gli animali, da quelli a pelo fino a quelli a scaglie le case, dalle tende di crine fino al cemento armato le macchine, dagli aeroplani al rasoio elettrico
e poi gli oceani e poi l'acqua nel bicchiere e poi le stelle e poi il sonno delle montagne e poi dappertutto mescolato a tutto l'uomo
ossia il sudore della fronte ossia la luce nei libri ossia la verità e la menzogna ossia l'amico e il nemico ossia la nostalgia la gioia il dolore
sono passato attraverso la folla insieme alla folla che passa
Per tutte le parole che non ti ho mai detto e che avrei sempre voluto dirti, anche se già sapevo che con esse avrei potuto ferirti. Per tutti quei giorni passati ad ascoltarti, anche quando nulla avevi da dirmi. Per tutti quei silenzi che non hai saputo riempire, per quelle frasi che non mi hai mai detto e che avrei voluto sentire. Per tutte quelle piccole cose che non mi hai saputo donare, per quei semplici gesti che non hai saputo fare. Per tutti quei sorrisi che non mi hai regalato, per quegli sguardi con cui i tuoi occhi non mi hanno guardato, per le carezze di cui le tue mani mi hanno privato. E se tutto questo non dovesse ancora bastare, mi basterà di te ricordare, tutte le promesse che non hai mantenuto, tutte le attenzioni che da te non ho avuto.
Tutte quelle foto che non vorrò più guardare, istantanee di istanti che non ho mai vissuto. Tutti quei bei ricordi che non potrò ricordare, perché con te niente è stato reale, sei stato soltanto una mera illusione, ed io da illusa e dal sentimento accecato, illudermi ho voluto, così ho continuato, ripetendomi che forse era quello il tuo unico modo di amare, fino a quando infine, triste e delusa, l'amara realtà ho dovuto accettare. Ma nonostante tutti quei dolci momenti che con te non ho avuto, nonostante tutto quel tempo che grazie a te ho perduto, eppure ti dico, in questo amore, per quanto strano, io, ci ho creduto.
Se della tua bocca non so che la tua voce E dei tuoi seni solo il verde o l'arancione delle tue bluse, come posso avere la presunzione di avere di te più della grazia di un'ombra che passa sull'acqua. Nella memoria porto gesti, la moina che tanto felice mi faceva, e questo modo di restartene in te stessa, con il curvo riposo di un'immagine d’avorio. Non è gran cosa questo tutto che mi resta. In più opinioni, collere, teorie, nomi di fratelli e sorelle, l'indirizzo postale e il numero del telefono, cinque fotografie, un profumo di capelli, una pressione di mani piccole fra le quali nessuno direbbe che mi si nasconde il mondo. Questo tutto me lo porto senza sforzo, perdendolo poco a poco. Non inventerò l'inutile menzogna della perpetuità, meglio passare i ponti con le mani piene di te, tirando via a piccoli pezzi il mio ricordo. Dandolo alle colombe, ai fedeli passeri, che ti mangino fra canti, arruffio e svolazzi.
Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto.
Prendi un sorriso, Regalalo a chi non l’ha mai avuto. Prendi un raggio di sole, Fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente, fai bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima, Posala sul volto di chi non ha pianto. Prendi il coraggio, Mettilo nell’animo di chi non sa lottare. Scopri la vita, Raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza E vivi nella sua luce. Prendi la bontà E donala a chi non sa donare. Scopri l’amore e fallo conoscere al mondo.
Se saprai starmi vicino, e potremo essere diversi, se il sole illuminerà entrambi senza che le nostre ombre si sovrappongano, se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo e non il ricordo di come eravamo, se sapremo darci l’un l’altro senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia…
Allora sarà amore e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
la mancanza anche di un solo ciao ecco la spia della mia passione per te anche solo un cenno uno sguardo distratto per me solo per me invece no niente non hai nessun dolore nessuna passione nessuna tentazione sono trasparente e sparito dalla tua mente
bannato il mio amore dannato senza una regola matematica il mio amore affossato da 3 abusi 3 abusi 55 spam 354 lol 813 mi piace contabilità di tre mesi d'amore e i conti non tornano più tanta passione uccisa da una mano nascosta o da una regola assurda e non ti trovo più e non ci sei più se solo ei fu
dammi la mano vieni con me fidati di me chiudi gli occhi apri il tuo cuore e fammi colonizzare la tua mente fatti mangiare le emozioni lasciami entrare fin quando riaprirai gli occhi e smetterai di sognare ma sogna con me sogna di me di te di noi un sogno lungo come un amore un amore lungo come un sogno
Amore, tu sei la causa profonda della mia melanconia, dei miei pensieri e turbamenti, delle mie pene, del mio tormento, delle lacrime, del mio soffrire, del mio male, dello struggimento e della mia infelicità. Amore, tu sei la ragione della mia esistenza: della vita, della dignità, della fierezza. Tu sei la mia fiaccola nelle tenebre del tempo. Tu se il mio compagno, il conforto, la mia speranza.
Abul-qasim Ash-shabb
iأيها الحب، أنت سرّ بلائي، و همومي،و روعتي، و عنائي
و نحولي، و أدمعي، و عذابي، و سقامي، و لوعتي، و شقائي
أيها الحب، أنت سرّ وجودي، و حياتي، و عزتي، و إبائي
25 ANNI CHE TI AMO Sono tanti allora ero, come dicevi tu solo un ragazzino e tu una donna ma poi siamo cresciuti ma è stato lo stesso, non mi hai mai voluto amarmi.... ricordo ancora quando ti vidi... indossavi quel vestino bianco che ti faceva sembrare un'angelo, il mio angelo. Ti amo con un'intensità che non saprei spiegare a parole ma tu ora hai paura di me.... ma io vorrei solo amarti...
punti e contrappunti poi brutti e farabutti anche figli di puttana insomma di tutto un po come in ogni allegra associazione anche qui qualche coglione anzi, no, forse un po troppi poi, ladri e menzogneri e due o tre filibustieri insomma un microcosmo digitale che si specchia nel reale poi... gli amori qui irreali solo parole in libertà per menti senza basi due o tre quasi incapaci ne di intendere ne volere hanno pareti piene di trofei stra ammazzati di oche starnazzanti poi c'è il gioco le cattiverie le spie le tattiche gli uni e trini il caso umano che è addirittura venti o venti tre poi 4 geni solo donne che primeggiano su tutti che riescono a tenerti contro tutti i tentennamenti e ti danno la ciambella per nuotare in questa pozzanghera di pochezza ma alla fine tirando le somme è tutto perfetto una teutonica messinscena di carta pesta che ogni giorno alla fine ti regala una festa. passata la festa gabbato il santo spente le luci e calato il sipario finisco qui di scrivere questo diario. un bacio a pochi un buon viaggio a quel paese a molti mi ritiro prima che perda le scarpe per via del laccio rotto e pianga a dirotto
E quando tutti se ne andavano e restavamo in due tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi, com’era bello sapere che eri lì come una corrente che ristagna, sola con me sull’orlo della notte, e che duravi, eri più che il tempo, eri quella che non se ne andava perché uno stesso cuscino e uno stesso tepore ci avrebbero chiamati di nuovo a svegliare il nuovo giorno, insieme, ridendo, spettinati.
Commenti
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
per il mio diluvio amoroso
per la mia mente che vola
ti parla
ti cerca
e parola dopo parola
non sono più sola
ritrovo i nostri momenti felici
i nostri abbracci
lunghi come viaggi
i nostri baci
profondi come il mare
le nostre parole
filastrocche di passione
i nostri sogni
naufragati in un mare di lacrime
e allora sulle pagine
piove
una pioggia che si mischia
al blu di prussia
e diventa un rivolo di parole
che sfocia nel tormento del mio cuore
M5
filastrocca sbilenca
un tizio abitava
vicino ad Avellino
in una casa carina
col suo bel camino
era molto carino
se non fosse stato per l'occhio birichino.
ti guardava di traverso
e non capivi mai il verso
era alto come
un tappino
o forse più altino
insomma davvero
un bel tipino
costruiva stecchini
decisamente molto carini
con cui riuscivi
a pulir bene persino i canini
collezionava pesciolini
ma di liquirizia
ne aveva tanti barattolini
anche quelli molto bellini
M5
nel tuo ultimo respiro
mi hai imprigionata
non ti ho mai dimenticata
e tra i viali
di cipressi ordinati
la tua lapide
dalle rose curate
mi ricorda ancora
del nostro ultimo bacio
antologia di sponge bob river
epitaffi e altre amenità
volume primo
voce del Tuono,
parla del nero di nubi.
Voce laggiù,
voce del Grillo,
parla del verde dell'erba.
Possa così esser bella la terra
(Navajo)
Julio Cortazar: Il Futuro
E so molto bene che non ci sarai.
Non ci sarai nella strada,
non nel mormorio che sgorga di notte
dai pali che la illuminano,
neppure nel gesto di scegliere il menù,
o nel sorriso che alleggerisce il "tutto completo" delle sotterranee,
nei libri prestati e nell'arrivederci a domani.
Nei miei sogni non ci sarai,
nel destino originale delle parole,
né ci sarai in un numero di telefono
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
e non per te comprerò dolci,
all'angolo della strada mi fermerò,
a quell'angolo a cui non svolterai,
e dirò le parole che si dicono
e mangerò le cose che si mangiano
e sognerò i sogni che si sognano
e so molto bene che non ci sarai,
nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
e quando ti penserò, penserò un pensiero
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
sta la casa della pioggia,
coperta di nubi.
Si staglia bianca,
splendida;
tutto intorno,
ali di farfalle.
Che bello.
Io ho visto tutto ciò
(Papago)
che hanno le ossa
secche dal vento
per i cuori asciutti
di noi madri
Datemi una scala
verso il cielo
con gradini di parole
per riprendere mio figlio
desaparecidos
in questa Argentina
di lacrime
che se scendessero
darebbero una traccia
forse diventerebbero
filo di ombelico
A Dio
che ha visto tutto
oltre alla separazione
e la spartizione
nei gesti dei carnefici
rimprovero
solo il silenzio
più che la scomparsa
perchè in una qualsiasi fossa
ogni madre
ci può mettere un fiore
e due occhi
perchè il grande dolore
è non aver sentito
l'ultimo urlo del richiamo
mentre io pregavo
a voce alta
Come vulcano
saturo del calore
delle anime
la storia
erutta i morti
e cataloga le loro foto
sorridenti
in una bacheca
per le visite guidate
dal dolore
di turisti alternativi
alla vita
Sono
le madri
dei desaparecidos
------------------------------
Da:Voci dall'inferno
www. santhers. com
Le piante, da quelle di seta fino alle più arruffate
gli animali, da quelli a pelo fino a quelli a scaglie
le case, dalle tende di crine fino al cemento armato
le macchine, dagli aeroplani al rasoio elettrico
e poi gli oceani e poi l'acqua nel bicchiere
e poi le stelle
e poi il sonno delle montagne
e poi dappertutto mescolato a tutto l'uomo
ossia il sudore della fronte
ossia la luce nei libri
ossia la verità e la menzogna
ossia l'amico e il nemico
ossia la nostalgia la gioia il dolore
sono passato attraverso la folla
insieme alla folla che passa
L'uomo di Nazim Hikmet
... ma cosa è mai la felicità,
se non un battito di mani,
un frullio di ali,
una cadente stella dal cielo.
.... ma cosa è mai la felicità
se non il tutto dopo il nulla
che sgretolandosi diventa niente
e ancora più niente.
... ma cosa è mai la felicità
nel nulla del tutto!
ff
ecco cosa sei
una stella sopra una mole
una mole di emozioni
passioni
e tanti sorrisi
matilde
Delusione
Per tutte le parole che non ti ho mai detto
e che avrei sempre voluto dirti,
anche se già sapevo che con esse avrei potuto ferirti.
Per tutti quei giorni passati ad ascoltarti,
anche quando nulla avevi da dirmi.
Per tutti quei silenzi che non hai saputo riempire,
per quelle frasi che non mi hai mai detto
e che avrei voluto sentire.
Per tutte quelle piccole cose che non mi hai saputo donare,
per quei semplici gesti che non hai saputo fare.
Per tutti quei sorrisi che non mi hai regalato,
per quegli sguardi con cui i tuoi occhi non mi hanno guardato,
per le carezze di cui le tue mani mi hanno privato.
E se tutto questo non dovesse ancora bastare,
mi basterà di te ricordare,
tutte le promesse che non hai mantenuto,
tutte le attenzioni che da te non ho avuto.
Tutte quelle foto che non vorrò più guardare,
istantanee di istanti che non ho mai vissuto.
Tutti quei bei ricordi che non potrò ricordare,
perché con te niente è stato reale,
sei stato soltanto una mera illusione,
ed io da illusa e dal sentimento accecato,
illudermi ho voluto, così ho continuato,
ripetendomi che forse era quello il tuo unico modo di amare,
fino a quando infine, triste e delusa,
l'amara realtà ho dovuto accettare.
Ma nonostante tutti quei dolci momenti che con te non ho avuto,
nonostante tutto quel tempo che grazie a te ho perduto,
eppure ti dico, in questo amore, per quanto strano, io, ci ho creduto.
xavier wheel
Julio Cortazar: Restituzione
Se della tua bocca non so che la tua voce
E dei tuoi seni solo il verde o l'arancione delle tue bluse, come posso avere la presunzione di
avere di te più della grazia di un'ombra che passa sull'acqua.
Nella memoria porto gesti, la moina che tanto felice mi faceva,
e questo modo di restartene in te stessa, con il curvo riposo
di un'immagine d’avorio.
Non è gran cosa questo tutto che mi resta.
In più opinioni, collere, teorie,
nomi di fratelli e sorelle,
l'indirizzo postale e il numero del telefono,
cinque fotografie, un profumo di capelli,
una pressione di mani piccole fra le quali nessuno direbbe
che mi si nasconde il mondo.
Questo tutto me lo porto senza sforzo, perdendolo poco a poco.
Non inventerò l'inutile menzogna della perpetuità,
meglio passare i ponti con le mani
piene di te,
tirando via a piccoli pezzi il mio ricordo.
Dandolo alle colombe, ai fedeli passeri,
che ti mangino fra canti, arruffio e svolazzi.
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
(Nazim Hikmet)
Prendi un sorriso,
Regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
Fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fai bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
Posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
Mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
Raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza
E vivi nella sua luce.
Prendi la bontà
E donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore
e fallo conoscere al mondo.
(Mahatma Gandhi)
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
(Pablo Neruda)
anche di un solo ciao
ecco la spia della mia passione per te
anche solo un cenno
uno sguardo distratto
per me
solo per me
invece no
niente
non hai nessun dolore
nessuna passione
nessuna tentazione
sono trasparente
e sparito
dalla tua mente
Vincenzino Collirio
il mio amore
dannato
senza una regola
matematica
il mio amore affossato
da 3 abusi
3 abusi
55 spam
354 lol
813 mi piace
contabilità
di tre mesi d'amore
e i conti non tornano più
tanta passione uccisa
da una mano nascosta
o da una regola assurda
e non ti trovo più
e non ci sei più
se solo ei fu
Matematico imparziale
vieni con me
fidati di me
chiudi gli occhi
apri il tuo cuore
e fammi colonizzare
la tua mente
fatti mangiare le emozioni
lasciami entrare
fin quando riaprirai gli occhi
e smetterai di sognare
ma sogna con me
sogna di me
di te
di noi
un sogno lungo come
un amore
un amore lungo come un sogno
pablito ernandez
dei miei pensieri e turbamenti, delle mie pene,
del mio tormento, delle lacrime, del mio soffrire,
del mio male, dello struggimento e della mia infelicità.
Amore, tu sei la ragione della mia esistenza:
della vita, della dignità, della fierezza.
Tu sei la mia fiaccola nelle tenebre del tempo.
Tu se il mio compagno, il conforto, la mia speranza.
iأيها الحب، أنت سرّ بلائي، و همومي،و روعتي، و عنائي
Sono tanti allora ero, come dicevi tu solo un ragazzino
e tu una donna
ma poi siamo cresciuti ma è stato lo stesso,
non mi hai mai voluto amarmi....
ricordo ancora quando ti vidi...
indossavi quel vestino bianco
che ti faceva sembrare un'angelo,
il mio angelo.
Ti amo con un'intensità che non saprei
spiegare a parole
ma tu ora hai paura di me....
ma io vorrei solo amarti...
Luca P:
poi brutti
e farabutti
anche figli di puttana
insomma di tutto un po
come in ogni allegra associazione
anche qui qualche coglione
anzi, no, forse un po troppi
poi, ladri e menzogneri
e due o tre filibustieri
insomma un microcosmo
digitale
che si specchia nel reale
poi...
gli amori
qui irreali
solo parole in libertà
per menti senza basi
due o tre
quasi incapaci
ne di intendere ne volere
hanno pareti piene
di trofei
stra ammazzati
di oche starnazzanti
poi c'è il gioco
le cattiverie
le spie
le tattiche
gli uni e trini
il caso umano che è addirittura
venti o venti tre
poi 4 geni
solo donne
che primeggiano su tutti
che riescono a tenerti
contro tutti i tentennamenti
e ti danno la ciambella
per nuotare in questa
pozzanghera di pochezza
ma alla fine
tirando le somme
è tutto perfetto
una teutonica
messinscena
di carta pesta
che ogni giorno
alla fine
ti regala una festa.
passata la festa
gabbato il santo
spente le luci
e calato il sipario
finisco qui
di scrivere questo diario.
un bacio a pochi
un buon viaggio a quel paese a molti
mi ritiro prima che perda
le scarpe per via
del laccio rotto
e pianga a dirotto
Io ti aspetto perchè per me altre mani, altri occhi, altre voci, altri sospiri, non hanno senso!
Ti aspetto perchè preferisco comunque la tua assenza a qualunque altra presenza.
Alda Merini
Julio Cortàzar: Dopo le feste
E quando tutti se ne andavano
e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com’era bello sapere che eri lì
come una corrente che ristagna,
sola con me sull’orlo della notte,
e che duravi, eri più che il tempo,
eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamati di nuovo
a svegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati.