penso che mi sarebbe piaciuto incontrarti in un giorno di pioggia. mi sarebbe piaciuto averti con un temporale in corso. con la luce dei lampi che illuminavano il il tuo viso mentre eri sopra me. con il rumore della pioggia che ci avvolgeva. ed io, impazzito con te finalmente mia annegato in te. ti avrei stretta forte per non farti cadere e saresti stata mia con tutta la passione. la passione e la forza di un temporale
sono qui che impazzisco travolto dalla tua passione ipnotizzato dal dolce dondolio del seno tuo che come due spade di Damocle mi sconvolgono di passione e guardo te che sei con gli occhi stralunati la bocca socchiusa e la schiena inarcata e mi sento fortunato follemente innamorato sei un prato di seta e tra il cotone e la mia passione entro in confusione e poi fusione e poi esplosione
secondo te non è amore questa mia smania di contare le ore? questa mia smania nell'aspettare il termine della notte per poterti riabbracciare? e passo la notte a contare i minuti che mi separano da te come si contano le pecore per trovare il sonno ed invece non dormo. non dormo e ti penso ti penso e non dormo e costruisco collane di pensieri con al centro te come pendente. pensiero costante pensiero indecente. secondo te non è amore questa mia follia?
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.
gli amori veri sono sempre sinceri anche se in bilico sulla menzogna. l'amore è delicato anche se rubato, non bisogna mai abusarlo perché anche il più nascosto il più segreto è sempre delicato, se è amore e non eccitazione. se è eccitazione non chiamarlo amore perché ferisci solamente. e per una tua follia, per un tuo problema, crei confusione. e amore non è confusione ma fusione
palme mare sole cielo e mi manchi e guardo il mare con la speranza di vederti arrivare scruto il cielo e mi vedo sono come un aquilone nelle tue mani e mi fai girare e poi volare e poi... noi contro sole due ombre fuse abbracciate e poi... le palme e ci sbatto contro e mi rendo conto che sono sola e sei solo un mio sogno niente di reale e allora... ancora mare sole cielo e palme e lacrime amare
If you search for tenderness It isn't hard to find You can have the love you need to live But if you look for truthfulness You might just as well be blind It always seems to be so hard to give
Honesty is such a lonely word Everyone is so untrue Honesty is hardly ever heard And mostly what I need from you
I can always find someone To say they sympathize If I wear my heart out on my sleeve But I don't want some pretty face To tell me pretty lies All I want is someone to believe
Honesty is such a lonely word Everyone is so untrue Honesty is hardly ever heard And mostly what I need from you
I can find a lover I can find a friend I can have security until the bitter end Anyone can comfort me With promises again
Fantasia Lascia sempre vagare la fantasia, È sempre altrove il piacere: E si scioglie, solo a toccarlo, dolce, Come le bolle quando la pioggia picchia; Lasciala quindi vagare, lei, l’alata, Per il pensiero che davanti ancor le si stende; Spalanca la porta alla gabbia della mente, E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
Che io possa esser dannato se non ti amo e se così non fosse non capirei più niente tutto il mio folle amore lo soffia il cielo lo soffia il cielo così ahh ma l'erba soavemente delicata di un profumo che da gli spasimi ahh tu non fossi mai nata tutto il mio folle amore lo soffia il cielo lo soffia il cielo così il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro ma il derubato che piange ruba qualcosa a se stesso perciò io vi dico finché sorriderò tu non sarai perduta ma queste son parole e non ho mai sentito che un cuore, un cuore affranto si cura l'unico e tutto il mio folle amore lo soffia il cielo lo soffia il cielo così
Seguir con gli occhi un airone sopra il fiume e poi Ritrovarsi a volare E sdraiarsi felice sopra l'erba ad ascoltare Un sottile dispiacere E di notte passare con lo sguardo la collina per scoprire Dove il sole va a dormire Domandarsi perché quando cade la tristezza In fondo al cuore Come la neve non fa rumore E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte, per vedere Se poi è tanto difficile morire E stringere le mani per fermare Qualcosa che E' dentro me Ma nella mente tua non c'è Capire tu non puoi Tu chiamale se vuoi Emozioni Tu chiamale se vuoi Emozioni Uscir nella brughiera di mattina Dove non si vede ad un passo Per ritrovar sé stesso Parlar del più e del meno con un pescatore Per ore ed ore Per non sentir che dentro qualcosa muore E ricoprir di terra una piantina verde Sperando possa Nascere un giorno una rosa rossa E prendere a pugni un uomo solo perché è stato un po' scortese Sapendo che quel che brucia non son le offese E chiudere gli occhi per fermare Qualcosa che E' dentro me Ma nella mente tua non c'è Capire tu non puoi Tu chiamale se vuoi Emozioni Tu chiamale se vuoi Emozioni Lucio Battisti, Mogol
che bel film sei quando ti asciughi i capelli che spettacolo emozionante vedere le tue dita sparire tra i capelli ed io con gli occhi li a perdermi e più ti guardo e più ti adoro sei bella come una primavera improvvisa
Ho bisogno del mare perché m'insegna: non so se imparo musica o coscienza: non so se è onda sola o essere profondo o sola roca voce o abbacinante supposizione di pesci e di navigli. Il fatto è che anche quando sono addormentato circolo in qualche modo magnetico nell'università delle acque. Non sono solo le conchiglie triturate come se qualche pianeta tremante partecipasse lenta morte, no, dal frammento ricostruisco il giorno, da una raffica di sale le stallattiti e da una cucchiaiata il dio immenso.
Ciò che m'insegnò prima lo custodisco ! È aria, vento incessante, acqua e arena. Sembra poca cosa per l'uomo giovane che giunse a vivere qui con i suoi incendi, e tuttavia il battito che saliva e scendeva al suo abisso, il freddo dell'azzurro che crepitava, lo sgretolamento della stella, il tenero dispiegarsi dell'onda sperperando neve con schiuma, il potere quieto, lì, determinato come un trono di pietra nel profondo, sostituì il recinto in cui crescevano ostinata tristezza, oblio accumulato, e bruscamente cambiò la mia esistenza : diedi la mia adesione al puro movimento.
Com'è triste Venezia soltanto un anno dopo
Com'è triste Venezia se non si ama più
Si cercano parole, che nessuno dirà
E si vorrebbe piangere e non si può più.
Com'è triste Venezia se nella barca c'è
Soltanto un gondoliere che guarda verso te
E non ti chiede niente, perché negli occhi tuoi
E dentro la tua mente c'è solamente lei.
Com'è triste Venezia soltanto un anno dopo
Com'è triste Venezia se non si ama più
I musei e le chiese si aprono per noi
Ma non lo sanno che oramai non ci sei.
Com'è triste Venezia di sera la laguna
Se si cerca una mano che non si trova più
Si fa dell'ironia, davanti a quella luna
Che un dì ti ha vista mia e non ti vede più.
Addio gabbiani in volo, che un giorno salutaste
Due punti neri al suolo addio anche da lei
Troppo triste Venezia, soltanto un anno dopo
Troppo triste Venezia, se non si ama più...
ecco...vedi? io ti amo come prima anzi, no anche più di prima sei sempre nella mia mente sei sempre presente sei sempre con me anche se non sei con me ma sei tu che devi dire: anche io, anche io anche se non ci sono, sono. sono il tuo amore ricambiato la tua passione consegnata la tua vita futura senza futuro ma con l'illusione che lo sia. ecco, lo vedi? ora sono confuso. non so nemmeno più spiegarmi come non mi spiego il perché di me e di te.
La solitudine dei giorni blu ecco cosa sei tu stiamo insieme nella notte senza una parola una carezza un gesto gentile tu mi dici: tranquilla ti amo sto facendo solo un esperimento per vedere dove arriva la mente la mente di una donna e sei li nella notte illuminata dallo schermo del computer mentre viaggi indecente verso mete diverse ed io rimango qui ad aspettare anche solo un sorriso anche amaro anche solo un gesto con la mano ma tu sei troppo preso dal tuo egocentrismo e continui a mietere vittime un po banali che non si accorgono della tua banalità
Diffondi adesso il polline dell'alba, fanciullo del giorno nuovo, poichè nella tarda età avrai soltanto polline fatto di sera e di tramonto da spargere sul mondo
Commenti
si mi fidavo, forse no!
credevo e non credevo,
scompariva il dubbio col giorno e
la notte mi donava incertezza nuovamente.
ero certa, fiducia avevo,
poi il vuoto: il nulla.
si mi fidavo!
che malfida è la mente ed il cuore!
ff
mi sarebbe piaciuto incontrarti
in un giorno di pioggia.
mi sarebbe piaciuto averti
con un temporale in corso.
con la luce dei lampi che illuminavano
il il tuo viso mentre eri sopra me.
con il rumore della pioggia
che ci avvolgeva.
ed io, impazzito con te
finalmente mia
annegato in te.
ti avrei stretta forte
per non farti cadere
e saresti stata mia
con tutta la passione.
la passione e la forza
di un temporale
m5
travolto dalla tua passione
ipnotizzato dal dolce dondolio
del seno tuo che
come due spade di Damocle
mi sconvolgono di passione
e guardo te che sei
con gli occhi stralunati
la bocca socchiusa
e la schiena inarcata
e mi sento fortunato
follemente innamorato
sei un prato di seta
e tra il cotone
e la mia passione
entro in confusione
e poi fusione
e poi esplosione
M5
questa mia smania di contare le ore?
questa mia smania nell'aspettare
il termine della notte
per poterti riabbracciare?
e passo la notte
a contare i minuti che mi separano da te
come si contano le pecore
per trovare il sonno
ed invece non dormo.
non dormo e ti penso
ti penso e non dormo
e costruisco collane di pensieri
con al centro te
come pendente.
pensiero costante
pensiero indecente.
secondo te non è amore questa mia follia?
M5
preparati .... ahahahahahaha adesso vado a prendere Kriss. ahahahahaha
Ode alla Vita (di Pablo Neruda)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia
e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire
un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire
ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta
musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia
aiutare.
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi della propria
sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi
non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde
quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una
splendida felicità.
sono sempre sinceri
anche se in bilico
sulla menzogna.
l'amore è delicato
anche se rubato,
non bisogna mai abusarlo
perché anche il più nascosto
il più segreto
è sempre delicato,
se è amore e non eccitazione.
se è eccitazione
non chiamarlo amore
perché ferisci solamente.
e per una tua follia,
per un tuo problema,
crei confusione.
e amore non è confusione
ma fusione
M5
mare
sole
cielo
e mi manchi
e guardo il mare
con la speranza di vederti arrivare
scruto il cielo
e mi vedo
sono come un aquilone
nelle tue mani
e mi fai girare
e poi volare
e poi...
noi contro sole
due ombre fuse
abbracciate
e poi...
le palme
e ci sbatto contro
e mi rendo conto
che sono sola
e sei solo
un mio sogno
niente di reale
e allora...
ancora mare
sole
cielo e palme
e lacrime amare
M5
It isn't hard to find
You can have the love you need to live
But if you look for truthfulness
You might just as well be blind
It always seems to be so hard to give
Everyone is so untrue
Honesty is hardly ever heard
And mostly what I need from you
To say they sympathize
If I wear my heart out on my sleeve
But I don't want some pretty face
To tell me pretty lies
All I want is someone to believe
Everyone is so untrue
Honesty is hardly ever heard
And mostly what I need from you
I can find a friend
I can have security until the bitter end
Anyone can comfort me
With promises again
Billy Joel
Lascia sempre vagare la fantasia,
È sempre altrove il piacere:
E si scioglie, solo a toccarlo, dolce,
Come le bolle quando la pioggia picchia;
Lasciala quindi vagare, lei, l’alata,
Per il pensiero che davanti ancor le si stende;
Spalanca la porta alla gabbia della mente,
E, vedrai, si lancerà volando verso il cielo.
Keats
Cosa sono le nuvole
Che io possa esser dannato
se non ti amo
e se così non fosse
non capirei più niente
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così
ahh ma l'erba soavemente delicata
di un profumo che da gli spasimi
ahh tu non fossi mai nata
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così
il derubato che sorride
ruba qualcosa al ladro
ma il derubato che piange
ruba qualcosa a se stesso
perciò io vi dico
finché sorriderò
tu non sarai perduta
ma queste son parole
e non ho mai sentito
che un cuore, un cuore affranto
si cura
l'unico e tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così
sei
quando ti asciughi i capelli
che spettacolo emozionante
vedere le tue dita
sparire tra i capelli
ed io con gli occhi
li a perdermi
e più ti guardo
e più ti adoro
sei bella
come una primavera
improvvisa
M5
Ho bisogno del mare perché m'insegna:
non so se imparo musica o coscienza:
non so se è onda sola o essere profondo
o sola roca voce o abbacinante
supposizione di pesci e di navigli.
Il fatto è che anche quando sono addormentato
circolo in qualche modo magnetico
nell'università delle acque.
Non sono solo le conchiglie triturate
come se qualche pianeta tremante
partecipasse lenta morte,
no, dal frammento ricostruisco il giorno,
da una raffica di sale le stallattiti
e da una cucchiaiata il dio immenso.
Ciò che m'insegnò prima lo custodisco ! È aria,
vento incessante, acqua e arena.
Sembra poca cosa per l'uomo giovane
che giunse a vivere qui con i suoi incendi,
e tuttavia il battito che saliva
e scendeva al suo abisso,
il freddo dell'azzurro che crepitava,
lo sgretolamento della stella,
il tenero dispiegarsi dell'onda
sperperando neve con schiuma,
il potere quieto, lì, determinato
come un trono di pietra nel profondo,
sostituì il recinto in cui crescevano
ostinata tristezza, oblio accumulato,
e bruscamente cambiò la mia esistenza :
diedi la mia adesione al puro movimento.
neruda
Com'è triste Venezia se non si ama più
Si cercano parole, che nessuno dirà
E si vorrebbe piangere e non si può più.
Com'è triste Venezia se nella barca c'è
Soltanto un gondoliere che guarda verso te
E non ti chiede niente, perché negli occhi tuoi
E dentro la tua mente c'è solamente lei.
Com'è triste Venezia soltanto un anno dopo
Com'è triste Venezia se non si ama più
I musei e le chiese si aprono per noi
Ma non lo sanno che oramai non ci sei.
Com'è triste Venezia di sera la laguna
Se si cerca una mano che non si trova più
Si fa dell'ironia, davanti a quella luna
Che un dì ti ha vista mia e non ti vede più.
Addio gabbiani in volo, che un giorno salutaste
Due punti neri al suolo addio anche da lei
Troppo triste Venezia, soltanto un anno dopo
Troppo triste Venezia, se non si ama più...
Charles Aznavour
io ti amo come prima
anzi, no
anche più di prima
sei sempre nella mia mente
sei sempre presente
sei sempre con me
anche se non sei con me
ma sei tu che devi dire:
anche io,
anche io anche se non ci sono,
sono.
sono il tuo amore ricambiato
la tua passione consegnata
la tua vita futura
senza futuro
ma con l'illusione che lo sia.
ecco, lo vedi?
ora sono confuso.
non so nemmeno più spiegarmi
come non mi spiego
il perché
di me e di te.
M5
ecco cosa sei tu
stiamo insieme nella notte
senza una parola
una carezza
un gesto gentile
tu mi dici:
tranquilla ti amo
sto facendo solo un esperimento
per vedere dove arriva la mente
la mente di una donna
e sei li nella notte
illuminata dallo schermo del computer
mentre viaggi indecente
verso mete diverse
ed io rimango qui
ad aspettare anche solo
un sorriso
anche amaro
anche solo un gesto con la mano
ma tu sei troppo preso
dal tuo egocentrismo
e continui a mietere vittime
un po banali
che non si accorgono della
tua banalità
M5
fanciullo del giorno nuovo,
poichè nella tarda età
avrai soltanto polline
fatto di sera e di tramonto
da spargere sul mondo
(Navajo)