Home Italian Angolo Creativo

I Racconti di Constantine

1516

Commenti

  • Constantine (IT1)Constantine (IT1) IT1 Post: 382
    modificato 25.05.2017
    diario di una esiliata

    sant'elena, quinto giorno

    Oggi mi sento come quella donna bruttissima che per diventare brutta stava davanti allo specchio a truccarsi per un'ora. certo, ho una certa età ormai, sono sovrappeso di una trentina di chili, ma dentro mi sento sempre bella, sempre la stessa. brutta invenzione gli specchi. sarebbe tutto più bello senza riflessi che fanno riflettere. 


    Post edited by Constantine (IT1) on
  • Constantine (IT1)Constantine (IT1) IT1 Post: 382
    modificato 25.05.2017
    istruzioni d'uso per menti equilibriste

    nel mezzo del cammin della mia vita mi ritrovai alla fine semplice turista.
    il mondo attorno come un pop up continuo.
    e continuando e camminando
    entri nelle vite degli altri
    alle volte invitato altre ospite indesiderato
    la mente equilibrista è anche parassita
    ma non opportunista
    si nutre di storie e parole
    e dalle esperienze degli altri capisce come evitare gli errori.
    e da un sole si fa ardere e da quell'altro amare
    e continua a camminare
    sempre incontro alla vita
    anche la più bislacca
    ma senza mai giudicare.
    la mente equilibrista si mette nei panni
    veste i panni prima di consigliare
    perché sa che nella vita è anche bello sbagliare
    per poi poter ricominciare un'altra vita
    non più uguale.
    è sempre border line ma senza mai lasciarsi trascinare.
    Post edited by Constantine (IT1) on
  • Constantine (IT1)Constantine (IT1) IT1 Post: 382
    modificato 25.05.2017
    diario di una esiliata

    sant'elena, sesto giorno

    niente di nuovo ma tutto nuovo. una tempesta ha mischiato l'isola. tutto sottosopra come la mia vita. una vita in salita, mai in discesa se non nella disgrazia. allora li, li si, certe discese ripide a perdifiato. 
    Post edited by Constantine (IT1) on
  • Candy.. (IT1)Candy.. (IT1) IT1 Post: 2,246
    modificato 19.05.2017
    Isola Di Sant Elena ;)
    Risultati immagini

    giusto per rendere l idea...sei bravissima constantine ;)

  • Constantine (IT1)Constantine (IT1) IT1 Post: 382
    modificato 19.05.2017
    se solo avesse avuto il destino distratto, quel giorno, sicuramente sarebbe andato. e mentre volava con la memoria della sua fantasia in preda alle allucinazioni, tra uno scoppiettio di foglie autunnali e mentre si rivedeva scalmanato all'uscita di scuola alle elementari, comincio ad aggrapparsi al presente per non diventare solo passato. cominciò a respirare sempre più affannosamente mentre esausto, nascosto tra due macchine parcheggiate,sentiva che, il suo cuore troppo accelerato, cominciava a cedere il ritmo. il ritmo. strano il destino pensò. morire tra una Ritmo ed una Panda sarebbe stato davvero troppo. troppo squallido. cominciò a ribellarsi all'idea di andarsene così presto e in quel modo e comincio a cercare con lo sguardo, nel parcheggio, un luogo più consono alla dipartita. Una Jaguar almeno una macchina un po più adatta affianco vicino alla quale esalare l'ultimo respiro. ma non era ancora la sua ora e per fortuna il parcheggio era solo un mare di utilitarie. rimase li per alcune ore nel silenzio della notte con la mente in panne. all'alba si riprese e lazzaro e felice si avviò verso casa.
    Post edited by Constantine (IT1) on
  • Constantine (IT1)Constantine (IT1) IT1 Post: 382
    modificato 25.05.2017
    AAA vecchia signora ma ancora vispa cerca alleanza dove poter finalmente trovare pace e serenità.
    Post edited by Constantine (IT1) on
  • Constantine (IT1)Constantine (IT1) IT1 Post: 382
    modificato 25.05.2017
    ufficio precisazioni:

    un mio amico è venuto a sapere di essere impegnato sentimentalmente a sua insaputa. strana questa comunità. basta che saluti e ti ritrovi padre, amante, marito ed altro. se non fosse che è adulto e con tutte le vaccinazioni fatte ora starebbe a parlare da solo. ma forse è solo un qui pro quo, mannaggia a  pippo, pluto e paperino
    Post edited by Constantine (IT1) on
  • Constantine (IT1)Constantine (IT1) IT1 Post: 382
    modificato 19.05.2017
    fatta questa precisazione per conto del mio amico mi ritiro definitivamente a vita privata e vi saluto  tutti.
  • kriss47 (IT1)kriss47 (IT1) IT1 Post: 5,787
    modificato 20.05.2017
    AAA vecchia signora ma ancora vispa cerca alleanza dove poter finalmente trovare pace e serenità
    Una farm dove trovare pace e serenità, Constantine? Ma che noia! rischi di trovarti in un pantano di banalità!!  E  poi, siamo sinceri.....sii sincera.....  tu e la serenità siete incompatibili. Appena arrivi tu, pace e serenità evaporano come le bollicine della cocacola!!
    Post edited by kriss47 (IT1) on
  • addio care
  • FIONA25 (IT1)FIONA25 (IT1) IT1 Post: 10,665
    .... non so come farò!!
    adesso la ricetta dell'astice a chi la dono???
    non andareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
    amica cara.
    rimani.
  • vado per protestare contro questo sistema totalmente folle.  
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 09.06.2017
    errori amorosi capitolo primo

    alla fine, dopo molti mesi, lei era pronta ad abbracciarlo. era pronta a tagliare i ponti col suo passato per andare incontro al meraviglioso futuro che aveva sempre sognato. avevano percorso la strada, mano nella mano. lui le aveva giurato, mille volte detto ti amo, mille volte illusa. e lei si era affidata a lui anima e corpo, anche il pezzettino più recondito gli aveva regalato. ma mentre la valigia era già sul letto, con le poche cose che l'avrebbero accompagnata in questo viaggio amoroso si rese conto e il mondo le crollò addosso. aveva dato i suoi pensieri, la sua passione, il suo amore ad un niente dietro al niente e si sentì una deficiente.

    brano tratto dal libro, I racconti di Constantine
    edito per i tipi Mondargenti
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 09.06.2017
    errori amorosi capitolo primo

    Mai e poi mai e sottolineo, mai, avrebbe immaginato quello che da li a poco gli sarebbe accaduto.  si, certo, nella sua mente ormai border-line lo aveva sempre immaginato, sognato, forse anche desiderato, ma...adesso il momento era davvero arrivato. aprì la mail con un miscuglio nel cuore di ansia e paura. stava per ricevere finalmente l'immagine del suo sogno virtuale. mille paure, mille pensieri gli invadevano la mente.
    il messaggio arrivò con i suoi allegati e con l'ansia, quella che prende quando viaggi verso l'ignoto, cliccò sopra l'icona e apparve una madonna. la guardò con il cuore affogato e ne rimase stregato. pensò: che strano l'amore virtuale. aprì gli altri allegati e rimase ancora più confuso. era di una bellezza sovrannaturale e mentalmente era sua. si girò, verso sua moglie e cadde nell'abisso del pentimento. per un attimo non si ricordò più niente. le mille difficoltà che la vita gli aveva dato. lo scherzo della natura che era e guardando la sua metà china a stirare venne assalito dalla tristezza. riguardò la foto appena ricevuta e riguardò la moglie. la differenza era notevole. preso dall'entusiasmo dimenticò il suo aspetto fisico e si sentì bellissimo. dimenticò la fatica fatta negli anni precedenti per trovare una donna che lo considerasse e improvvisamente si sentì latin lover. Il suo amore virtuale gli aveva chiesto una sua foto e lui dovette fare i salti mortali per trovarne una adatta e alla fine gliene mandò una sfuocata e di molti anni prima.  La relazione alfanumerica si rafforzò all'istante. lui ormai era troppo eccitato per la conquista di quel cuore solitario. cominciò ad inventare, sognare, millantare e proseguirono la corrispondenza per mesi e foto dopo foto lui finì travolto. la sognava la notte la pensava la mattina la ricordava nel pomeriggio. insomma occupò la sua mente totalmente. e per la paura di perdere questa occasione, cominciò a peggiorare con le bugie. si accasò anche lui sul divano dei divorziandi  in attesa del momento migliore per non dare un dispiacere troppo grande ai propri figli, continuò ad amare quella donna innamorata e ormai arresa. si ricordò della moglie, che fingeva piacere a fare l'amore con lui e pensò di fingere una relazione con quella donna mai incontrata. le mandava pensieri memorabili profumati di cioccolata e poesie saccheggiate sul web. lei ormai era nella trappola. perduta e follemente innamorata di quest'uomo brillante e, a suo dire anche bellissimo. i sogni, come diceva la fiaba, sono desideri di felicità e la felicità Felicità è:

    tenersi per mano, andare lontano, la felicità.

    È il tuo sguardo innocente in mezzo alla gente, la felicità.

    È restare vicini come bambini la felicità, felicità.

    e cantando questa splendida canzone, lei ormai esausta gli chiese di prendere finalmente la decisione  di un incontro. Lui rimase senza parole, come avrebbe fatto? se lo avesse fatto sarebbe stato un disastro. la moglie, i figli, come avrebbe fatto? e per uscire dall'impaccio, finse un malore e sprofondò nuovamente nell'anonimato. 

    brano tratto dal libro, I racconti di Constantine
    edito per i tipi Mondargenti


    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 09.06.2017
    Elucubrazioni intime

    se solo ci si lasciasse andare ai sogni ad occhi aperti e ben presenti, allora si, che sarebbe tutto più bello. coinvolgente lasciando da parte l'altra gente. senza bugie. solo emozioni. nient'altro che desideri espressi, senza paure, senza vergogne. allora si che sarebbe bello. sarebbe solo un fiume di emozioni ma controllato dagli argini della vita vera. senza stravolgimenti. e sarebbe anche dolce sapersi attratti, non dico innamorati, ma attratti dal sogno che segue i tuoi sogni. e tra una parola, una carezza e milioni di baci, saremmo tutti più tranquilli senza macchie nella mente e senza mettere in pericolo lo nostre vite. i sogni sono belli se sono sinceri. 

    brano tratto dal libro, I racconti di Constantine
    edito per i tipi Mondargenti

  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 09.06.2017
    considerazioni minimal

    e, alla fine, inesorabili arrivarono le recriminazioni. mi avevi detto che...ma avevi giurato che...ed ora? ora mi lasci sola? hai giocato con la mia vita facendomi mille promesse solo per rubarmi un po di epidermide innamorata. mi hai giocata come un dollaro gettato distrattamente sul tavolo verde, ma sono un essere umano non un video gioco e non ti perdonerò mai per questo che mi hai fatto. ora cercherò per te gli aforismi più duri, darò voce a snoopy per gridarti il mio disprezzo. cercherò le canzoni più strazianti per farti ricordare di me. lo vedi? anche se sono ancora furiosa con te, alla fine rimango illusa di un tuo ritorno. di un ritorno delle tue bugie, delle tue parole di burro. comunque, alla fine di tutto rimani il mio sogno. e alla fine ricomincia tutto. inesorabilmente ricomincia tutto. giro tondo di menzogne e di emozioni. gira il mondo, gira la terra, tutti giù per terra!

    brano tratto dal libro, I racconti di Constantine
    edito per i tipi Mondargenti

    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 09.06.2017
    lettere al direttore
    riceviamo e pubblichiamo

    non sai, non puoi saperlo quanto ti ho amato. quanto mi rendeva felice vedere apparire la tua lucina verde. quanto mi franava il cervello solo con un tuo saluto. la frattura nel cuore che mi hai fatto quando mi hai detto ti voglio bene. mesi sono passati. mesi passati a pensarti a sperare di veder apparire un tuo messaggio, uno che mi desse il coraggio di riparlarti. di spiegarti, di dichiararti la mia folle passione. invece niente. ed ora solo come un cane, sono qui, sul ciglio dell'autostrada, a cercare il coraggio di attraversare per poterti dimenticare.

    La posta di Big Farm
    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 07.08.2017
    ad un tratto, tutto fu chiaro. era tempo di partire, scoprire nuove terre, nuove destinazioni, altre emozioni. prese le sue poche cose e sparì per sempre. mentre si allontanava da in cima alla collina guardò per l'ultima volta la sua fattoria e si rese conto di aver passato 4 anni anche divertenti. il sole stava calando all'orizzonte, non era più tempo di ricordi. si avviò.
    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • kriss47 (IT1)kriss47 (IT1) IT1 Post: 5,787
    modificato 10.06.2017
    E il buio avvolge la Regione dell'Affabulazione; un nero inchiostro che ingoia parole, immagini, emozioni e la stessa fantasia, lasciando posto al nulla che le ingloba soddisfatto nel suo otre ottuso ed ingordo. Scompaiono le orme di uno spirito libero  e refrattario a regole, imposizioni, ingabbiature....... e con le orme, il sentiero, un giorno battuto da fedeli e divertiti seguaci, affonderà nel marasma  dell'assurdità e nella follia dell'incomprensibilità.
    Post edited by kriss47 (IT1) on
  • FIONA25 (IT1)FIONA25 (IT1) IT1 Post: 10,665
    Offuscate follie galleggiano nella mente di colui che affabile addolcisce l'animo puro. Il Nulla avvolge il nulla che temerario si ingarbuglia su ricordi intrappolati di pece. Nebbia assurda si scompiglia nella follia del respiro: ah che tenera è la notte!
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    Al ricordo della sua 127 sport la sua mente fece un giro del mondo del suo mondo. era stato un fico del paese e non esserlo più gli pesava molto. che bei momenti aveva passato a fare scorribande con la sua vettura super modificata. lo si poteva sentire con minuti di anticipo, il suo arrivo, la sua imminenza era una specie di contro regola della fisica. nel suo caso, arrivava prima il rumore che la visione. il suo stereo potentissimo si udiva da chilometri. quando sentivi il canto melodioso dei cugini di campagna sapevi che ci sarebbe stata baruffa nell'aria da li a poco. al suo arrivo, una volta aperto lo sportello, tutta la piazza veniva invasa da una pioggia ormonale. Preso da questi ricordi si lasciò andare a sogni a ritroso. si guardò allo specchio e si convinse che ancora, alla fine, non era poi così male. Indossati i pinocchietti, la canotta e gli zoccoli, prese i documenti, pochi spicci e le chiavi di casa e una volta riposto il tutto meticolosamente nel borsello, si avviò verso il mare. lui e la spiaggia erano come sinonimi. quante estati aveva passato a gonfiare il petto, a portar pattìni, a giocar a racchettoni e a molestare le ragazze. era sempre stato una specie di gallo cedrone. sempre impettito, sempre in movimento, sempre molesto. la sua vera passione era il calcio. nella sua mente il miglior tecnico che la nazionale italiana avesse avuto, se solo avesse potuto, era stato lui. ogni tecnica, ogni modulo, ogni più piccola invenzione tecnica per lui non avevano mistero. lui le aveva sempre previste prima. mai, e dico mai, aveva sbagliato una lettura di partita. insomma un genio! e questa sua innata qualità la sfogava sempre in spiaggia. si intrometteva nelle partitelle dei ragazzini, e dopo aver dispensato consigli a destra e a manca, si insinuava nella competizione. anche questa volta non resistette. si getto nell'agone con simpatica verve e dopo aver perso la partitella, ma per colpa degli altri, deluso si avviò sulla battigia. camminava tutto baldanzoso quando, all'improvviso, inciampo su un racchettone. ahhhhh che bello, pensò. il nostro eroe, dovete sapere, era stato campione nazionale, internazionale, olimpionico ed altro, di gioco del racchettone per 10 anni consecutivi. preso dalla smania si guardò intorno e alla fine vide il bambino che era il proprietario del gioco. Subdolo come pochi propose al bimbo di fare una partita. per sua disgrazia, il piccino accettò. era mezzo giorno, il sole a picco picchiava e bruciava come se fosse stato sempre più vicino. la sua mente cominciò a perdere colpi e lucidità e dopo pochi minuti stramazzò a terra. si radunò una piccola folla per soccorrerlo ma non ci fu niente da fare. era morto. secco sul colpo. visto li, in mezzo a due carabinieri che lo vegliavano in attesa del magistrato che desse il permesso di portarlo all'obitorio, sembrava una specie di pinocchio davanti al giudice. se non fosse stato per i tatuaggi che si era fatto incidere sulla pelle,per sembrare più maschio e feroce  quelli con i nomi dei figli, delle due o tre frasi in latino, e una specie di motivo tribale non so più di quale parte del mondo, si sarebbe potuto scambiare per un calamaro gigante spiaggiato sull'arenile.
    La notizia arrivò alla moglie. Si alzo dalla sedia, si girò e vide i figli. anche loro tatuati, anche loro come il padre. li fissò e con voce ferma disse loro: ragazzi, vostro padre e morto. prendete i borselli e andate in spiaggia anche voi, fate il riconoscimento e dopo rimanete li, rilassatevi e giocate a racchettoni per ricordarlo. li salutò e tra se e se pensò che sarebbe stato bello se il destino ormai a suo favore avesse finito l'opera e finalmente fosse rimasta sola. finalmente libera. finalmente leggera. mise su la caffettiera sul fuoco e si mise in attesa di una seconda telefonata altrettanto fortunata.


  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 05.07.2017
    morte di un commesso cacciatore

    era ormai tardi quando arrivò alla macchina. quella macchina che lo aveva trasportato felice per paesi e fiere, incontri galanti ed emozioni rubate. ora era diventata la sua casa dopo che dalla sua era stato cacciato. la moglie, quella donna sempre in attesa, alla fine si era esasperata e più nessuna scappatella gli aveva perdonato. ora era li davanti al volante ma senza più sogni ma solo bisogni. accese la radio e si lasciò andare ai ricordi volando sul tappeto di note che uscivano dalle casse. il contachilometri davanti. quanti ne aveva fatti per sentirsi ancora giovane e desiderato dalle donne che aveva traviato, illuse ed ingannato. se solo  lo avessero visto adesso, nella sua meschinità, nella sua solitudine, allora forse si...lo avrebbero anche accarezzato. ora che era vero, nudo, senza impalcature fantasiose, ora si, forse una caritatevole che lo avrebbe amato l'avrebbe trovata. ma ormai era tardi. era solo. sempre più solo. annientato, deluso, sfiduciato. chiuse i finestrini, mise in moto il motore e mentre i gas di scarico riempivano i suoi polmoni capì che aveva sempre sbagliato. se adesso, avesse avuto il modo di scusarsi, di spiegarsi, di dire che alla fine di tutto era stato solo un disperato...ecco, ora lo avrebbe gridato. si sarebbe giustificato. ma ormai non aveva più le forze. stava scivolando nel buio, lentamente, inesorabilmente. il suo ultimo pensiero fu: ahhh se fossi stato meno deficiente. chiuse gli occhi e smise di respirare.  
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 05.07.2017
    lei lo guardò come se fosse stata la prima volta che lo vedeva. come quel giorno che si erano incontrati per caso a casa di amici. era stato amore folle e vero da subito. lo guardò ancora e gli disse: ti amo. lui la guardo e si sentì scioglier il cuore. che bello che era il loro amore. 50 anni di parole, carezze e dolcezze. mai separati, sempre insieme, uniti ma non fusi, complici sempre ma sempre indipendenti. lui la prese tra le braccia e le disse: amore mio, sai una cosa? ti amo come un ragazzino. si baciarono ma con un bacio pieno di amore. di quelli che se stai attento senti parlare i cuori. 50 anni come 5 minuti. 50 anni e sembrava che ancora dovessero conoscersi. gran bella cosa l'amore, quando è amore vero. quando è solo verità. squillò il telefono, lui rispose. era una delle figlie. come stai papà, chiese lei. e lui rispose: bene, amore sono con tua madre, non posso chiedere di più.
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    si guardò allo specchio e la visione di se stesso lo portò a pensieri filosofici estremamente complicati. si guardava ed intanto pensava. e tra una guardata e una pensata si diede anche una pesata. 10 chili. dieci maledetti chili era ingrassato. 10 maledetti chili e tutti sulla pancia. eppure, camminava, correva, sudava e non mangiava. ma il grassetto in eccesso era sempre li. acciambellato sulla vita come un gatto soriano addormentato. prese l'eccesso tra l'indice e il pollice e lo strizzò. era davvero diventato disgustoso. preso dallo sgomento fece suo l'antico motto che recita. omo de panza omo de sostanza e si rallegrò... ma per breve tempo. alla fine, comunque, nella sua solitudine, almeno con se stesso, nella sua intimità più intima si diceva la verità: omo de panza omo de sostanza, ripetette tra se e se. omo de panza...va bene...ma la sostanza? quale era la sua sostanza? il suo posto fisso? la casetta presa in affitto ala mare, ogni inesorabile estate? la spiaggia? gli stessi amici con cui parlare solo ed esclusivamente di sport o di parti anatomiche femminile sempre desiderate ma mai possedute? oppure...oppure...oppure? alla fine si rese conto che avrebbe dovuto trovare un 'altro mottetto. spinse le sue meningi al limite dell'umano e cominciò a buttare ipotesi. omo de panza anche senza sostanza? solo panza niente sostanza? sostanza poca, panza tanta? panza, sostanza, basta che avanza? dopo ore si rese conto, che aveva solo panza, poca sostanza e anche poco cervello per dirimere il rovello. si aprì la porta, la moglie entrò, lo squadrò e lapidaria gli disse: amore mio ma sei davvero tutta panza! peccato che tu non abbia anche sostanza, altrimenti saresti perfetto.
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 07.08.2017
    alla terza smagliatura contata sprofondò nella depressione. si annuvolò la sua mente e divenne triste. mai avrebbe pensato che sarebbero venute anche a lei. era da sempre semplicemente perfetta.  la pelle levigata nessuna imperfezione. ora quelle tre miserabili smagliature la stavano destabilizzando. senti bussare alla porta. era il marito. lei disperata urlo: un attimo ora non puoi entrare. si rivestì velocemente e usci di corsa dal bagno. si gettò sul letto. alla richiesta preoccupata del marito sul suo stato di salute, lei oppose lo strategico mal di testa tipico delle donne che vogliono tagliar corto. lui capì che doveva esserci dell'altro sotto. e gentilmente gli si mise affianco. poteva sentire la sua tristezza solo dal respiro. si chinò su lei e all'altezza dell'orecchio le sussurrò dolcemente: amore cosa hai? non farmi preoccupare. lei, si girò lentamente, lo guardò negli occhi e gli chiese a bruciapelo: mi trovi ancora bella? ecco, di fronte ad una domanda del genere un uomo si trova sempre spiazzato e di solito la gaffe è sempre in agguato. titubò, la guardò, la baciò, insomma perse tempo per trovare la frase giusta e, poi....le disse. si, sempre di più.
    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 08.07.2017
    Non sapeva nemmeno chi fosse esattamente ma già le aveva messo la sua vita sul piatto.  Lei prese la forchetta e cominciò a mangiare. e più mangiava e più si affamava voleva scoprire, capire, vivisezionare la vita del nuovo amico. prese il coltello e l'affondò senza esitazione e lui perse ogni mistero. lui, stava li, sezionato ed emozionato. prese con la mano il suo cuore e glielo porse. ormai era arreso. lei gli disse: potrei farti del male. lui la guardò e le disse: senza dolore non c'è amore.
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 07.08.2017
    Perso nel labirinto delle impronte digitali delle sue mani, lui capì che non sarebbe più riuscito ad uscirne vivo. aveva perso la ragione per lei e lei lo aveva intuito. e il labirinto si trasformò in ragnatela. più cercava di divincolarsi è più rimaneva invischiato in quell'amore malato. chiuse gli occhi e cominciò a sognare, per dimenticare, per non aver paura di volare e si lasciò andare. un volo nuziale infinito si spalancò nella sua mente. sarebbe durato poco, come la vita di una falena, ma era felice anche sapendo che sarebbe finito tutto alla luce dell' abat jour li di fianco al letto e si buttò lo stesso
    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 07.08.2017
    cosa accadde veramente a casa del dottor Mistreotti? che mistero ha sempre nascosto la porta dell'interno 23 del palazzone alla periferia di Milano Marittima ubicato a via Vasco de Gama, 181 e più esattamente indicato nel foglio 21 particella 108 della Agenzia per il Territorio di Gabicce a Mare? quale incredibile intreccio di doppi giochi, travestimenti dell'anima e follia si era sempre nascosto in quei 4 vani più servizi con annessa cantina?
    come nel più classico dei gialli, nessuno del vicinato aveva mai notato niente di strano. erano una famiglia metodica. una bella famiglia da mulino bianco. Lui un bel uomo- affermava la portiera, lei sempre gentile e disponibile- confermava la signora Silvana dirimpettaia della coppia. i figli ben educati, sempre lindi e pinti. insomma una famiglia perfetta. eppure, eppure, penso il commissario: tutto questo è assurdo. sembra una finzione. aperta la porta del luogo del misfatto, sembro come aprire la porta dell'inferno. nessuno in giro. tutto in ordine. nessuna traccia. se non fosse stato per il nome sulla porta si sarebbe potuto scambiare l'appartamento per uno stand dell'Ikea, uno di quelli messi li in bella posta per rendere visivo il fatto di poter concentrare in soli 56 metri quadri un intero appartamento pieno di ogni comfort, compresa la lettiera del gatto. solo le foto, messe in ordine maniacale sulla credenza in noce nazionale avevano qualcosa di inquietanti. il dottore era sempre ritratto in vestiti femminili e la moglie per contrappunto, sempre da uomo. strana faccenda, penso tra se e se il commissario. i figli, invece erano sempre ritratti vestiti con maschere di carnevale. la camera da letto era intonsa, il bagno praticamente perfetto. tutto in ordine.tutto pulito. tutto troppo pulito. il commissario entrò in cucina e trasalì. il tavolo apparecchiato e imbandito. sembrava la cena di un qualsiasi capodanno per quanta roba era a disposizione. si avvicinò e con estremo stupore si accorse che era tutto finto. tutto in plastica. tutta una finzione. il mistero si infittiva col passare dei minuti.
    cosa era successo?
    dove erano finiti?
    chi erano realmente?
    come sarebbe andata a finire questa indagine?
    che risvolti c'erano dietro?
    una loggia massonica?
    i servizi segreti deviati?
    un terrorista rosso o nero?
    un serial killer?
    i neonazisti dell'Illinois?
    la peste?
    le cavallette?
    dies irae?

    fine della prima parte

    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 07.08.2017
    andiamo con ordine e vediamo punto punto le ipotesi formulate, esclamò il commissario. partiamo dall'ultima ipotesi e saliamo fino alla prima. non lasciamo nemmeno una ipotesi. voglio una analisi spietata. dobbiamo risolvere l'indagine prima che il ministro si innervosisca per la pressione dei mass media e dello sdegno  e preoccupazione della popolazione.
    dies irae la salterei a piè pari, non penso che il nostro buon Dio si sia accanito con una famiglia, non mi pare possa avere avuto un motivo tale da scatenare la sua ira su una famigliola bizzarra quanto vogliamo ma non pericolosa per la supremazia della chiesa sulle nostre vite.
    passiamo alle cavallette.
    anche in questo caso possiamo escludere l'ipotesi. le finestre erano ben chiuse e la casa troppo in ordine ed i fiori sono ancora intatti.
    la peste la escluderei perché  l'appartamento è troppo pulito e non mi sembra l'habitat ideale per un topo norvegico o ratto o surmolotto che dir si voglia.
    i nazisti dell'illinois li escluderei se non altro che le vittime, o presunte tali, sono di razza caucasica e dunque bianchi. quei simpaticoni hanno un odio solo per le persone di colore.
    anche il terrorismo lo escluderei per motivi tecnici. come minimo avremmo trovato  la foto degli ostaggi con 
    una copia del quotidiano La Repubblica  in mano.
    i massoni, anche loro li scarterei, nessuna banca avrebbe avuto interesse nella scomparsa di questa famiglia.
    anche i risvolti li escluderei, non è stato trovato nemmeno un pantalone che lo avesse e il dottore aveva una splendida capigliatura.
    e arriviamo al quesito quarto.
    come andrà a finire questa indagine?
    chi erano realmente?
    dove sono finiti?
    amici e colleghi, disse con voce ferma il commissario, se non sveliamo questi tre quesiti
    non sapremo mai cosa è successo.

    fine della seconda parte
    Post edited by mat.84 (IT1) on
  • mat.84 (IT1)mat.84 (IT1) IT1 Post: 1,242
    modificato 07.08.2017
    una strana sensazione pervase il commissario mentre spegneva la 78esima sigaretta della giornata. guardò l'orologio, era mezzo giorno spaccato. se continua così, penso tra se e se, per stanotte ne avrò fumate 150, forse è il caso che diminuisca un po, prima o poi mi farà male e non voglio finire come  monito, con una mia foto, sui prossimi pacchetti di sigarette.  mentre pensava a queste amenità, fu riportato alla realtà dall'appuntato.  commissario, hanno chiamato dalla scientifica,- disse- nessuna traccia. è come se l'appartamento non fosse stato mai abitato da anni. il mistero si infittiva ulteriormente. eppure, i vicini, i coinquilini, persino il lattaio avevano testimoniato la loro routine quotidiana. anche la persona più maniaca delle pulizie, un capello, una briciola, la lasciano come traccia. invece in quel maledetto appartamento...niente! nemmeno una impronta. addentato un panino con la porchetta bulgara e sorseggiata una birra artigianale tunisina si appisolò per un attimo. sognò. sognò del caso. ma anche il sogno era misterioso, come un quadro di De Chirico. una piazza vuota, una fontana spenta e una musa inquietante. niente di più. si svegliò di soprassalto e trangugiata una alka seltzer, si accese la 90esima sigaretta. chiamò la moglie e la informò del caso e dopo averle ribadito il suo amore incondizionato la avvisò del suo probabile non ritorno a casa nella notte.

    fine terza parte
    Post edited by mat.84 (IT1) on
Sign In to comment.