*Derivato dall'inglese "Football", viene talvolta usata anche per identificare lo stadio. Es: "Andàin al Fòtbal?" ("Andiamo a vedere la partita di calcio?")
simonetta della bassa veronese, vero i dialetti veneti si assomigliano ma ogni zona ha la sua pronuncia sono tutti molto pittoreschi e simpatici. ciao a tutti!!!
Il dialetto veneto ha questa "stranezza": ci sono zone molto molto vicine tra loro con pronunce o addirittura parole molto molto differenti tra loro, così come si trovano gli stessi suoni a chilometri di distanza. Ovviamente parlo del Veneto perché è quello che conosco e del quale riesco a distinguere anche le sfumature, ma forse è così in tutta Italia.
chissà perchè oggi mi è venuta in mente questa parola del mio dialetto..
Questo mi ha fatto sorridere perché mi ricorda una cosa in un certo modo simile anche da noi (che vedo ora avevo già scritto, ma pazienza ):
Bao dicasi bao un insetto che non è stato bene identificato. Uso tipico: "Cos'è quella cosa che vola sotto la luce?" "O una zanzara, o un moscerino o un bao". Ehmmm... lapalissiano direi!
Da me esiste una parola che ha assonanza con bao veneto ma si scrive bàu e ha tre significati: diavolo, demonio (catif'me 'n bàu = cattivo come il diavolo ) oppure insetto e anche animale che incute paura.
Io sono milanese, ma i miei genitori erano originari della bassa mantovana e quindi:
Bumbìna = persona grassa Fumana = nebbia Sigàr = gridare Putìn = bambino Burdèla o Putìna = bambina Sigagn = zingaro Gugèt = maiale Purtugàl = arancia Sproc = quello che resta della pianta del granoturco quando viene recisa dopo il raccolto. C'è anche un modo di dire pittoresco (tutto questo dialetto è piuttosto colorito) per mandare a quel paese qualcuno che recita: "Va a onsar al sproc!" letteralmente "Vai a orinare sui resti del campo di granoturco!"
Chi definiva Milano la "città del miracolo economico" non affermava nulla di nuovo. Lo dimostra questo vecchio detto. Per comprenderlo bisogna ricordare che il gelso era una pianta tradizionale della Lombardia, caratteristica del suo paesaggio, coltivata al fine di fornire ai bachi da seta (i bigatt) le foglie con le quali si nutrono. Oggi i gelsi vanno scomparendo, sostituiti dal pioppo canadese che si usa per la fabricazione della carta, ma se ne vede ancora qualcuno sparso qua e là. Il gelso ha un legno gramo e non dà frutti apprezzabili; dire perciò che: "a Milano fanno l'uva anche i gelsi", significa affermare che Milano è città capace di ricavare frutto da tutto, capace di far miracoli, s'intende col coraggio, col lavoro e con la capacità organizzativa tipica dei milanesi. Dunque, anche in fatto di miracoli, non vi è nulla di nuovo.
ciammellottu = ciambellone o anche persona con poco intelletto e bonacciona.. tu sci prorbio nu ciammellottu! joppel'ortu = giù nell'orto o anche modo non volgare per mandarti a quel paese ... e vanne 'mbo joppel'ortu|
ecco ancora qualche parola in dialetto Bellunese scioss=lumaca luganega=salsiccia bail=pala restel=rastrello schegnel=sgabello fornela=stufa a legna fasui=fagioli theole=cipolle
- Le querce non danno come frutto dei melarancio - frase che si dice quando si ha difronte qualcuno che è palesemente meno dotato intellettualmente di quello che si ricrede.. come dire.. più di così non ci può arrivare..
In bolognese il termine "umarell", letteralmente traducibile in italiano con "omino", negli ultimi anni è passato a definire un particolare esemplare di essere umano, di solito anziano, caratterizzato dalla curiosità per i cantieri stradali. Infatti il passatempo preferito dell'umarell è quello di sostare per ore dinnanzi a lavori in corso, solitamente con le mani dietro alla schiena, ad osservare gli operai intenti ad aggiustare tubature sotterranee, spesso elargendo utili consigli, quasi sempre ignorati dai lavoratori.
Vabbo Quillu che te rvè a pijà quanno te se ferma la maghina Quillu che 'n te dà 'nà soddisfaziò manco se te 'mmazzi Quillu che 'gne sta mai vè 'cò Quillu che se pijavi 8 a scola era mejo che pjavi 9 e se pijavi 9 era mejo se pijavi 10.. Quillu che d'è un rugnu quanno un gorbu... ma alla fine 'dè un pezzu de pà e te vole vè più de 'gnì atru.
Babbo Quello che ti viene a prendere se si ferma la macchina Quello che non ti da mai ragione neanche se ti ammazzi quello che non gli sta mai bene niente quello che se a scuola prendevi 8 era meglio 9 e se prendevi 9 era meglio 10 quello che sembra sempre poco affettuoso .. ma che invece è come un pezzo di pane e ti vuol più bene di ogni altro.
Auguri a tutti i papà!!
rugnu = grugni nome volgare di erba selvatica amara che cotta insieme ad altre erbe spontanee è buona da mangiare
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Traduzione: ...e quando sei proprio stanco si dice:
Basta lì
gallina = jaddina
mucca = vacca
grano = frumientu
ciliege = cirasi
mele = puma
mandorle = miennili
pesche = piessichi
ragazzi = piciuotti
bambini = picciriddi
cortile = cutigghiu
capra = crapa
in milanes la crapa l'è la testa,
crapun = testone
Cinno - Bambino
Ninèin - Maiale
Pistinèga - Carota
Calzàider - Secchio
Mugnega - Albicocca
Bèsa Galana - Tartaruga
Furmintòun - Granoturco
Asà - Aceto
Pigra - Pecora
Tlaréda - Ragnatela
Stanéla - Gonna
Cucièr - Cucchiaio
Biassanòt - Nottambulo
Zdaura - Signora
Vrèr - Aprire
Srèr - Chiudere
Fòtbal - Calcio*
*Derivato dall'inglese "Football", viene talvolta usata anche per identificare lo stadio. Es: "Andàin al Fòtbal?" ("Andiamo a vedere la partita di calcio?")
Ovviamente parlo del Veneto perché è quello che conosco e del quale riesco a distinguere anche le sfumature, ma forse è così in tutta Italia.
Questo mi ha fatto sorridere perché mi ricorda una cosa in un certo modo simile anche da noi (che vedo ora avevo già scritto, ma pazienza ):
Bao dicasi bao un insetto che non è stato bene identificato.
Uso tipico: "Cos'è quella cosa che vola sotto la luce?"
"O una zanzara, o un moscerino o un bao".
Ehmmm... lapalissiano direi!
mele=pom
pere=per
forbice=forfes
coltello=cortel
bicchiere=bicer
gatto=gat
cane=can
tetto di una casa=quert
pino=pez
maglione=golf
fede nuziale=vereta
bambino=tosatel
bambina=tosatela
per il momento mi fermo qua.buon pomeriggio
Spicciatore - pettine
attuali
bracalone - di veste/pantalone che tende a scendere
barbozzo - mento
garganella - bere da bottiglia non appoggiata alla bocca
Bumbìna = persona grassa
Fumana = nebbia
Sigàr = gridare
Putìn = bambino
Burdèla o Putìna = bambina
Sigagn = zingaro
Gugèt = maiale
Purtugàl = arancia
Sproc = quello che resta della pianta del granoturco quando viene recisa dopo il raccolto. C'è anche un modo di dire pittoresco (tutto questo dialetto è piuttosto colorito) per mandare a quel paese qualcuno che recita: "Va a onsar al sproc!" letteralmente "Vai a orinare sui resti del campo di granoturco!"
fumana=nebbia
da noi la fumana =sudarella della menopausa
Ovvero...
Ovvero...
Ovvero...
Ovvero...
Oggi i gelsi vanno scomparendo, sostituiti dal pioppo canadese che si usa per la fabricazione della carta, ma se ne vede ancora qualcuno sparso qua e là. Il gelso ha un legno gramo e non dà frutti apprezzabili; dire perciò che: "a Milano fanno l'uva anche i gelsi", significa affermare che Milano è città capace di ricavare frutto da tutto, capace di far miracoli, s'intende col coraggio, col lavoro e con la capacità organizzativa tipica dei milanesi.
Dunque, anche in fatto di miracoli, non vi è nulla di nuovo.
la vergara è sempre la vergara.. e nulla le sfugge..
ciammellottu = ciambellone o anche persona con poco intelletto e bonacciona.. tu sci prorbio nu ciammellottu!
joppel'ortu = giù nell'orto o anche modo non volgare per mandarti a quel paese ... e vanne 'mbo joppel'ortu|
scioss=lumaca
luganega=salsiccia
bail=pala
restel=rastrello
schegnel=sgabello
fornela=stufa a legna
fasui=fagioli
theole=cipolle
- Le querce non danno come frutto dei melarancio -
frase che si dice quando si ha difronte qualcuno che è palesemente meno dotato intellettualmente di quello che si ricrede.. come dire.. più di così non ci può arrivare..
Ecco un tipico esemplare di Umarell.
"se vengo esso te daco un moccatò che te rebbuturo"
se vengo lì ti dò uno schiaffo che ti gira la faccia
ecco.. a volte si avrebbe veramente voglia di farlo! .. da vera "vergara"
tétte = tieniti
a Foligno
arrizzate Marì che ghiornu e' fattu lu porcu sta a strillà 'ndo lu stallittu
svegliati Maria che si è fatto giorno e il maiale ha fame nella sua stalla
oggi con 40 gradi.. che callaccia!! ci sta .. ci sta..
Quillu che te rvè a pijà quanno te se ferma la maghina
Quillu che 'n te dà 'nà soddisfaziò manco se te 'mmazzi
Quillu che 'gne sta mai vè 'cò
Quillu che se pijavi 8 a scola era mejo che pjavi 9
e se pijavi 9 era mejo se pijavi 10..
Quillu che d'è un rugnu quanno un gorbu...
ma alla fine 'dè un pezzu de pà e te vole vè più de 'gnì atru.
Babbo
Quello che ti viene a prendere se si ferma la macchina
Quello che non ti da mai ragione neanche se ti ammazzi
quello che non gli sta mai bene niente
quello che se a scuola prendevi 8 era meglio 9
e se prendevi 9 era meglio 10
quello che sembra sempre poco affettuoso ..
ma che invece è come un pezzo di pane e ti vuol più bene di ogni altro.
Auguri a tutti i papà!!
rugnu = grugni nome volgare di erba selvatica amara
che cotta insieme ad altre erbe spontanee è buona da mangiare