«Adesso però tu scrivimi una poesia d’amore fammi felice con una poesia d’amore mi crogiolerò leggendola rileggendola ad alta voce la canticchierò la danzerò l’appiccicherò al muro qui davanti e poi toccherà a me scrivere una nuova poesia una nuova poesia d’amore su di te che mi scrivi una poesia d’amore seduta al tuo tavolo in cucina di notte dopo aver messo a letto bimbi gatti e pensieri magari me ne scriverai due magari anche sette sette poesie d’amore ok, una basta ma che sia bella mi raccomando che sia una poesia d’amore bella che se me la scrivi brutta sarò costretto a uccidermi davvero non potrò sopportarlo e soprattutto non avrò il coraggio di dirti “minchia ‘sta poesia d’amore fa schifo” lo so ti sto caricando di un’ansia da prestazione della madonna ma so anche che ce la puoi fare siediti magari con una tazza di tè accanto magari metti una musica che ti piace io adesso ad esempio sto ascoltando “the sound of silence” nella versione cantata da paul simon solo te la consiglio spacca poi pensami pensa a cosa vorresti dirmi in questo momento poi pensa a cosa vorresti che io ti dicessi poi pensa alla prima volta che ti ho vista dormire e alla prima volta che hai immaginato di volermi baciare pensa alla prima volta che ti ho fatta ridere e alla prima volta che ti ho fatta incazzare
adesso alzati fumati mezza sigaretta in balcone non prendere freddo, però rientra risiediti all’inizio sembra difficile, lo so poi, se ce n’è vien via che è una meraviglia».
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Appeso alla finestra l'acchiappasogni attende di afferrare un sogno per me, possibilmente grande
Calmo, immobile, attende nella notte di acchiappare un sogno che viaggia nell'aria
Di pelle è la rete, leggere le piume ed immensa è la magia che emana
Mi porterà un amore, una storia lieta o una canzone? Oppure degli incubi dove tutto va per il verso sbagliato
Il tempo ora è giunto per me di dormire e attendo un sogno, che sia bello e fortunato
Acchiappasogni, acchiappasogni prudenza, ti prego il mio cuore ora è calmo, la mia mente rilassata
Va' nella notte e trova ciò che vuoi acchiappami un sogno, che sia importante e tranquillo
Hai rancore, rabbia, amarezza, sconforto.. Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti... Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito... la serenità dell’animo.
la tua assenza è la tua presenza e dietro la quinta del teatro della vita è la tua quintessenza che strappa l'applauso. eppure... comunque... alla fine cosa sei? solo un impalpabile essenza. un profumo? una voce? una immagine falsa? una proiezione della mia mente? forse un sogno? oppure solo, dopo una attenta analisi, solo una donna. una semplice, banalmente meravigliosa, donna?
che...poi... che cosa è l'amore? una richiesta? una carezza? un bisogno di calore? una idea in testa? una emozione manifesta? oppure è solo... paura di rimanere solo? paura di non essere ascoltato? paura di morire senza un conforto? a ben pensare è tutto molto più banale è solo bisogno di partecipare. di allargare la propria mente per ridurre la solitudine. alla fine è solo puro egoismo e chiami amore, dai una valenza, alla malcapitata di turno per non ammettere a te stesso il tuo poco coraggio di affrontare la vita in solitudine.
passava ripassava girava guardava e rigirava e poi... ripassava rigirava riguardava e sul più bello si intimidiva abbassava lo sguardo ma guardava e si emozionava ma riandava e ripassava e riguardava e potevi sentire il rumore del suo cuore impazzito ma non si fermava e guardava e rideva sorrideva timida e dolce e sentivi il profumo della sua emozione ma non c'era azione solo un moto perpetuo un continuo andirivieni di emozioni sguardi passione che bello l'amore emotivo e ami senza muovere un dito solo un volo di sguardi di parole non dette bloccate dalla timidezza e dalla paura di non essere ricambiati
poeta della memoria degli amori pre adolescenziali
Quel che ho scritto di noi e' tutta una bugia E’ la mia nostalgia cresciuta sul ramo inaccessibile e' la mia sete tirata dal pozzo dei miei sogni e' il disegno tracciato su un raggio di sole quel che ho scritto di noi e' tutta la verita' e' la tua grazia cesta colma di frutti rovesciata sull'erba e' la tua assenza quando divento l'ultima luce all'angolo della via e' la mia gelosia quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati e' la mia felicita fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
quello che ho scritto di noi e' tutta una bugia quello che ho scritto di noi e' tutta verità
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Non ti auguro un dono qualsiasi, ti auguro soltanto quello che i più non hanno. Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre, ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare. Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Temo un uomo di poche parole temo un uomo che tace l'arringatore - posso superarlo il chiacchierone - posso intrattenerlo ma colui che pondera mentre tutti gli altri spendono tutto ciò che hanno di questo diffido temo che egli sia grande.
Hai rancore, rabbia, amarezza, sconforto.. Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti... Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito... la serenità dell’animo.
Hai rancore, rabbia, amarezza, sconforto.. Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti... Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito... la serenità dell’animo.
Il tempo prezioso delle persone mature (Tempo Que Foge)
«Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto.
Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma.
Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente…
Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute.
Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità
Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
Non tollero i manipolatori e gli opportunisti.
Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati.
Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso.
Le persone non discutono di contenuti, a malapena dei titoli.
Il mio tempo è troppo scarso per discutere di titoli.
Voglio l’essenza, la mia anima ha fretta…
Senza troppe caramelle nella confezione…
Voglio vivere accanto a della gente umana, molto umana.
Che sappia sorridere dei propri errori.
Che non si gonfi di vittorie.
Che non si consideri eletta, prima ancora di esserlo.
Che non sfugga alle proprie responsabilità.
Che difenda la dignità umana e che desideri soltanto essere dalla parte della verità e l’onestà.
L’essenziale è ciò che fa sì che la vita valga la pena di essere vissuta.
Voglio circondarmi di gente che sappia arrivare al cuore delle persone…
Gente alla quale i duri colpi della vita, hanno insegnato a crescere con sottili tocchi nell’anima.
Sì… ho fretta… di vivere con intensità, che solo la maturità mi può dare.
Pretendo di non sprecare nemmeno una caramella di quelle che mi rimangono…
Sono sicuro che saranno più squisite di quelle che ho mangiato finora.
Il mio obiettivo è arrivare alla fine soddisfatto e in pace con i miei cari e con la mia coscienza. Spero che anche il tuo lo sia, perché in un modo o nell’altro ci arriverai…»
Le notti blu sono quando ci sei tu e allora il cielo diventa luminoso e le tue goccioline sono mille stelle che guidano la mia passione per perdermi nel tuo cuore
Le notti nere sono quando non ci sei e allora diventa tutto scuro e la mia mente comincia a disegnare nel cielo di lavagna le mie passioni per te
le notti bianche sono quando so che non sei con me perché con lui e allora la mia mente vaga allucinata e abbacinata dalla follia della mia gelosia perché non sei mia
le notti viola sono quelle in cui so che sei sola ma per me irraggiungibile e allora divento impaziente e guardo le ore nella speranza che vadano velocemente incontro al sole
le notti di qualsiasi colore siano io però le amo alla fine viaggio e nei sogni ti incontro sempre e certe volte sei così tremendamente innocente e altre volte indecente
Guido Catalano: ogni volta che mi dai un bacio muore un nazista
– ogni volta che mi dai un bacio, muore un nazista – avremmo dovuto conoscerci durante la Seconda Guerra Mondiale, non trovi?
– ogni volta che mi dici che ti manco, un camionista sorride – cosa c’entra?
– non lo so, mi piaceva l’immagine di un camionista stanco che percorre la sua lunga interminabile strada dall’est all’ovest sul suo gigantesco autoarticolato e a un certo punto sorride, senza sapere neanche lui il perché – sei strano tu
– ogni volta che facciamo l’amore, ringiovanisco di tre anni – allora dobbiamo stare attenti, che non vorrei una mattina o l’altra, svegliarmi accanto a un bimbo
– ogni volta che vedo la luna che galleggia piena e gialla sulla mia città penso che anche tu, dalla tua città, se alzi il naso, vedi la mia stessa luna piena e gialla e tutto ciò mi sembra meraviglioso e romantico e bellissimo – poi capisci che stai rincoglionendo?
– sì – eh
– ogni volta che penso alla possibilità di perderti, il mio cuore si ferma per cinque secondi – ho un amico cardiologo, ti do il numero
– ogni volta che mi dici che m’ami divento cintura nera di felicità settimo dan – io non t’ho mai detto che t’amo
– c’è sempre una prima volta – sembri molto sicuro di te
– non credi che io abbia un sacco di buoni motivi per esserlo? – vuoi la verità?
– non so se sono pronto alla verità, baciami – e sia, un nazista in meno.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Stamattina mi son svegliato e la prima cosa che ho pensato – anzi la seconda la prima è stata “ora devo proprio aprire gli occhi” – la seconda è stata pensa un mondo come questo identico a questo sputato con tutte le sue brutture e le sue bellezze il suo regno animale vegetale e minerale con tutto il suo cielo il suo sole le sue nuvole le sue città i suoi bambini il suo vento l’inchiostro i gatti le lacrime i libri le risate con tutte le sue guerre la stupidità gli dei i prati i mari di ignoranza le montagne di tristezza i laghi di paura i deserti di pazzia i grattacieli di solitudine gli ammezzati di stupidità pensa a un mondo come questo identico sputato dove però io non ti amavo
magari manco ti sapevo
ecco stamattina dopo che mi son svegliato dopo che ho aperto gli occhi ho pensato “ma meno male che ti amo”
e ti confesso che l’ho detto pure ad alta voce l’ho sussurrato nella solitudine della mia stanza
poi lo so a qualcuno potrebbe sembrare cosa di poco conto
beh non lo è.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Il sasso. La persona distratta vi è inciampata. Quella violenta, l’ha usato come arma. L’imprenditore l’ha usato per costruire. Il contadino stanco invece come sedia. Per i bambini è un giocattolo. Davide uccide Golia e Michelangelo ne fece la più bella scultura. In ogni caso, la differenza non l’ha fatta il sasso, ma l’uomo.
Non esiste sasso nel tuo cammino che tu non possa sfruttare per la tua propria crescita.
Hai rancore, rabbia, amarezza, sconforto.. Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti... Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito... la serenità dell’animo.
LUPO SOLITARIO Il lupo solitario ha abbandonato il branco per seguire la propria legge. Nella sua foresta il tempo è sospeso e il frastuono del silenzio rimbomba nel petto. Lontano, distante da tutto e da tutti; il mondo è troppo folle per un lupo solitario. Il freddo della notte non lo colpisce ma il bagliore della luna lo ferisce. Con incedere elegante sale sulla cima del promontorio per avvicinarsi al cielo e raggiungere l'immenso. Sa bene che è inutile ululare, nessuno dei suoi simili è simile a lui. Solo nei suoi pensieri incompresi può vivere liberamente. Vita selvatica inondata da gocce di rugiada. Forse non lo sai, ma anche tu, come me, hai bisogno di un abbraccio.
Hai rancore, rabbia, amarezza, sconforto.. Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti... Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito... la serenità dell’animo.
Ah fossi un piccione
Che dai tetti vola giù fino al suo cuore
Almeno fossi in quel bicchiere
Che quando beve le andrei giù fino a un suo piede
Fossi morto tornerei
Per rivederla ogni mattina quando esce
Avessi il mare in una mano
Ce ne andremo via fino al punto più lontano
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono parlami
Io e la notte siamo qua
Ma come si fa
A tenere un cuore
Se ho le mani sempre sporche di carbone
Son già passati mille anni
Tanto è il tempo che ti guardo e non mi parli
Senza lei io morirei
Ma chiudo gli occhi e so sempre dove sei
Sempre più lontano
O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi…
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono, parlami
Io e la notte siamo qua
Ma come si fa
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi…
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono, parlami
Io e la notte siamo qua…
Se è troppo buio svegliati
Se stai dormendo sognami
Se mi sogni io sono lì
Dentro di te
Sempre più lontano
O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano.
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Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
- mi vuoi bene? - da ferire - in che senso? - volevo dire da morire, ma forse è troppo - cioè non mi vuoi bene da morire? - ma no, è che ‘sta storia della morte mi impressiona - preferivo da morire - magari potrei arrivare a volerti bene da disperdermi - da disperderti? - sì, sai, morti, feriti e dispersi - ah - sì, credo di poterti voler bene da disperdermi - sei strano tu - sì, da morire
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
PASSA LA NAVE MIA Passa la mia nave con vele nere con vele nere pe l'selvaggio mar. Ho in petto una ferita di dolore, tu ti diverti a farla sanguinar. E' come il vento, perfido il tuo core, presto qua e la pronto a voltare- Passa la nave mia con vele nere, con vele nere pe l'selvaggio mar.e.
Ho scoperto da poco un poeta contemporaneo. Mi piace.
Federico Italiano: La vita su Marte
Era domenica e piovigginava.
Dal mio sofà guardavo le avventure
della vita su Marte, intorpidito,
vicino al sonno, quando
tra ghirlande di cavi saltò fuori
un astronauta in videoconferenza
con la figlia, radiosa tra i peluche.
E per un attimo fui padre anch’io,
poi figlio, solo figlio, nel momento
in cui le chiese degli esami a scuola
e un minuscolo agglomerato acquoso
cominciò a fluttuare dal suo occhio destro,
….in libera caduta dentro al vuoto,
….nel ritardo incolmabile di sedici tramonti.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Commenti
«Adesso però tu
scrivimi
una poesia d’amore
fammi felice con una poesia d’amore
mi crogiolerò leggendola
rileggendola
ad alta voce
la canticchierò
la danzerò
l’appiccicherò al muro qui davanti
e poi
toccherà a me scrivere
una nuova poesia
una nuova poesia d’amore
su di te che mi scrivi
una poesia d’amore
seduta al tuo tavolo in cucina
di notte
dopo aver messo a letto
bimbi
gatti
e pensieri
magari me ne scriverai due
magari anche sette
sette poesie d’amore
ok, una basta
ma che sia bella
mi raccomando
che sia una poesia d’amore bella
che se me la scrivi brutta
sarò costretto a uccidermi
davvero
non potrò sopportarlo
e soprattutto non avrò il coraggio di dirti
“minchia ‘sta poesia d’amore fa schifo”
lo so
ti sto caricando di un’ansia da prestazione della madonna
ma so anche che ce la puoi fare
siediti
magari con una tazza di tè accanto
magari metti una musica che ti piace
io adesso ad esempio sto ascoltando
“the sound of silence”
nella versione cantata
da paul simon solo
te la consiglio
spacca
poi pensami
pensa a cosa vorresti dirmi in questo momento
poi pensa a cosa vorresti che io ti dicessi
poi pensa alla prima volta che ti ho vista dormire
e alla prima volta che hai immaginato di volermi baciare
pensa alla prima volta che ti ho fatta ridere
e alla prima volta che ti ho fatta incazzare
adesso alzati
fumati mezza sigaretta in balcone
non prendere freddo, però
rientra
risiediti all’inizio sembra difficile, lo so
poi, se ce n’è
vien via che è una meraviglia».
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Appeso alla finestra
l'acchiappasogni attende
di afferrare un sogno per me, possibilmente grande
Calmo, immobile, attende nella notte
di acchiappare un sogno che viaggia nell'aria
Di pelle è la rete, leggere le piume
ed immensa è la magia che emana
Mi porterà un amore, una storia lieta o una canzone?
Oppure degli incubi
dove tutto va per il verso sbagliato
Il tempo ora è giunto per me di dormire
e attendo un sogno, che sia bello e fortunato
Acchiappasogni, acchiappasogni
prudenza, ti prego
il mio cuore ora è calmo, la mia mente rilassata
Va' nella notte e trova ciò che vuoi
acchiappami un sogno,
che sia importante e tranquillo
Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti...
Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito...
la serenità dell’animo.
è la tua presenza
e dietro la quinta
del teatro della vita
è la tua quintessenza
che strappa
l'applauso.
eppure...
comunque...
alla fine
cosa sei?
solo un impalpabile
essenza.
un profumo?
una voce?
una immagine falsa?
una proiezione della mia mente?
forse un sogno?
oppure solo,
dopo una attenta analisi,
solo una donna.
una semplice,
banalmente meravigliosa, donna?
poeta teatrante
che cosa è l'amore?
una richiesta?
una carezza?
un bisogno di calore?
una idea in testa?
una emozione manifesta?
oppure è solo...
paura di rimanere solo?
paura di non essere ascoltato?
paura di morire senza un conforto?
a ben pensare
è tutto molto più banale
è solo bisogno
di partecipare.
di allargare la propria mente
per ridurre la solitudine.
alla fine è solo puro egoismo
e chiami amore,
dai una valenza,
alla malcapitata di turno
per non ammettere a te stesso
il tuo poco coraggio
di affrontare la vita
in solitudine.
poeta pessimista
LA PAURA
Di nuovo l’orrore ha colpito il ghetto,
un male crudele che ne scaccia ogni altro.
La morte, demone folle, brandisce una gelida falce
che decapita intorno le sue vittime.
I cuori dei padri battono oggi di paura
e le madri nascondono il viso nel grembo.
La vipera del tifo strangola i bambini
e preleva le sue decime dal branco.
Oggi il mio sangue pulsa ancora,
ma i miei compagni mi muoiono accanto.
Piuttosto di vederli morire
vorrei io stesso trovare la morte.
Ma no, mio Dio, noi vogliamo vivere!
Non vogliamo vuoti nelle nostre file.
Il mondo è nostro e noi lo vogliamo migliore.
Vogliamo fare qualcosa. E’ vietato morire!
Eva Picková
ripassava
girava
guardava
e rigirava
e poi...
ripassava
rigirava
riguardava
e sul più bello
si intimidiva
abbassava lo sguardo
ma guardava
e si emozionava
ma riandava
e ripassava
e riguardava
e potevi sentire il rumore
del suo cuore impazzito
ma non si fermava
e guardava
e rideva
sorrideva
timida e dolce
e sentivi il profumo della sua emozione
ma non c'era azione
solo un moto perpetuo
un continuo andirivieni
di emozioni
sguardi
passione
che bello l'amore
emotivo
e ami senza muovere un dito
solo un volo di sguardi
di parole non dette
bloccate dalla timidezza
e dalla paura di non essere ricambiati
poeta della memoria degli amori pre adolescenziali
Nazim Hikmet: Quel che ho scritto di noi
Quel che ho scritto di noi e' tutta una bugia
E’ la mia nostalgia cresciuta sul ramo inaccessibile
e' la mia sete tirata dal pozzo dei miei sogni
e' il disegno tracciato su un raggio di sole
quel che ho scritto di noi e' tutta la verita'
e' la tua grazia cesta colma di frutti rovesciata sull'erba
e' la tua assenza quando divento l'ultima luce all'angolo della via
e' la mia gelosia quando corro di notte fra i treni con gli occhi bendati
e' la mia felicita fiume soleggiato che irrompe sulle dighe
quello che ho scritto di noi e' tutta una bugia
quello che ho scritto di noi e' tutta verità
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Non ti auguro un dono qualsiasi,
ti auguro soltanto quello che i più non hanno.
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere;
se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa.
Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo pensare, non
solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri.
Ti auguro tempo, non per affrettarti a correre,
ma tempo per essere contento.
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo,
ti auguro tempo perché te ne resti:
tempo per stupirti e tempo per fidarti
e non soltanto per guardarlo sull’orologio.
Ti auguro tempo per toccare le stelle
e tempo per crescere, per maturare.
Ti auguro tempo per sperare nuovamente e per amare.
Non ha più senso rimandare.
Ti auguro tempo per trovare te stesso,
per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono.
Ti auguro tempo anche per perdonare.
Ti auguro di avere tempo,
tempo per la vita.
Elli Michler
Conoscenza della notte
Io sono uno che ha conosciuto la notte.
Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro.
Ho oltrepassato l’ultima luce della città.
Io sono andato in fondo al vicolo più tetro.
Ho incontrato la guardia nel suo giro
ed ho abbassato gli occhi, per non spiegare.
Io ho trattenuto il passo e il mio respiro
quando da molto lontano un grido strozzato
giungeva oltre le case da un’altra strada,
ma non per richiamarmi o dirmi un commiato;
e ancor più lontano, a un’incredibile altezza,
nel cielo un orologio illuminato
proclamava che il tempo non era giusto, né errato.
Io sono uno che ha conosciuto la notte.
Robert Frost
(Traduzione di Giovanni Giudici)
Temo un uomo di poche parole
temo un uomo che tace
l'arringatore - posso superarlo
il chiacchierone - posso intrattenerlo
ma colui che pondera
mentre tutti gli altri spendono tutto ciò che hanno
di questo diffido
temo che egli sia grande.
Ho rivisto stasera la nebbia dei miei 20 anni
Nebbia cadente
nebbia avvolgente
nebbia che offusca
nebbia spaventosa
nebbia gelatinosa
nebbia che bagna
nebbia che ama
Artemide
La cultura è per l'uomo una conquista
non esiste in natura
e solo il tempo la misura
Papà Giuliano
Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti...
Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito...
la serenità dell’animo.
Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti...
Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito...
la serenità dell’animo.
Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego.
sono quando ci sei tu
e allora il cielo
diventa luminoso
e le tue goccioline
sono mille stelle
che guidano la mia passione
per perdermi
nel tuo cuore
Le notti nere
sono quando non ci sei
e allora diventa tutto scuro
e la mia mente
comincia a disegnare
nel cielo di lavagna
le mie passioni per te
le notti bianche
sono quando
so che non sei con me
perché con lui
e allora la mia mente vaga
allucinata e abbacinata
dalla follia della mia gelosia
perché non sei mia
le notti viola
sono quelle in cui so
che sei sola
ma per me irraggiungibile
e allora divento impaziente
e guardo le ore
nella speranza che vadano
velocemente incontro al sole
le notti
di qualsiasi colore siano
io però le amo
alla fine viaggio
e nei sogni
ti incontro sempre
e certe volte sei così
tremendamente innocente
e altre volte indecente
poeta multicolor
Guido Catalano: ogni volta che mi dai un bacio muore un nazista
– ogni volta che mi dai un bacio, muore un nazista
– avremmo dovuto conoscerci durante la Seconda Guerra Mondiale, non trovi?
– ogni volta che mi dici che ti manco, un camionista sorride
– cosa c’entra?
– non lo so, mi piaceva l’immagine di un camionista stanco che percorre la sua lunga interminabile strada dall’est all’ovest sul suo gigantesco autoarticolato e a un certo punto sorride, senza sapere neanche lui il perché
– sei strano tu
– ogni volta che facciamo l’amore, ringiovanisco di tre anni
– allora dobbiamo stare attenti, che non vorrei una mattina o l’altra, svegliarmi accanto a un bimbo
– ogni volta che vedo la luna che galleggia piena e gialla sulla mia città penso che anche tu, dalla tua città, se alzi il naso, vedi la mia stessa luna piena e gialla e tutto ciò mi sembra meraviglioso e romantico e bellissimo
– poi capisci che stai rincoglionendo?
– sì
– eh
– ogni volta che penso alla possibilità di perderti, il mio cuore si ferma per cinque secondi
– ho un amico cardiologo, ti do il numero
– ogni volta che mi dici che m’ami divento cintura nera di felicità settimo dan
– io non t’ho mai detto che t’amo
– c’è sempre una prima volta
– sembri molto sicuro di te
– non credi che io abbia un sacco di buoni motivi per esserlo?
– vuoi la verità?
– non so se sono pronto alla verità, baciami
– e sia, un nazista in meno.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Guido Catalano: Ma meno male che ti amo.
Stamattina mi son svegliato
e la prima cosa che ho pensato
– anzi la seconda
la prima è stata
“ora devo proprio aprire gli occhi” –
la seconda è stata
pensa un mondo come questo
identico a questo
sputato
con tutte le sue brutture
e le sue bellezze
il suo regno animale
vegetale
e
minerale
con tutto il suo cielo
il suo sole
le sue nuvole
le sue città
i suoi bambini
il suo vento
l’inchiostro
i gatti
le lacrime
i libri
le risate
con tutte le sue guerre
la stupidità
gli dei
i prati
i mari di ignoranza
le montagne di tristezza
i laghi di paura
i deserti di pazzia
i grattacieli di solitudine
gli ammezzati di stupidità
pensa a un mondo come questo
identico
sputato
dove però
io
non
ti
amavo
magari
manco
ti sapevo
ecco
stamattina
dopo che mi son svegliato
dopo che ho aperto gli occhi
ho pensato
“ma meno male che ti amo”
e ti confesso
che l’ho detto pure ad alta voce
l’ho sussurrato nella solitudine della mia stanza
poi lo so
a qualcuno
potrebbe sembrare
cosa di poco conto
beh
non lo è.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Ho conosciuto brutte persone
meschine, cattive, non sincere
persone dalle anime nere.
Conosco belle persone
sincere, di aiutare mai stanche
persone dalla anime bianche.
Persone girasoli!
Sono le persone migliori che potresti incontrare
sempre pronte a donare un sorriso una parola un aiuto
persone che ti donano allegria anche in un giorno cupo
così rendono migliore il mondo di chi sta loro accanto
e il sole ritorna come per incanto.
Dedicata alla miglior persona che conosco
Affabulatore
narratore - navigatore
pescatore - incantatore
amatore - adulatore
sognatore - prestigiatore
ingannatore - mentitore
sfaccettature di un prisma impazzito
La meteora
E' apparsa da lontano
ti ha rischiarato e preso per mano
ti ha accompagnato in un mondo fatato
sulla sua scia trasportato
luminosamente avvolta, scortato
proseguendo il suo viaggio, abbandonato
ma nel profondo un ricordo lasciato.
Artemide
Il sasso.
La persona distratta vi è inciampata.
Quella violenta, l’ha usato come arma.
L’imprenditore l’ha usato per costruire.
Il contadino stanco invece come sedia.
Per i bambini è un giocattolo.
Davide uccide Golia
e Michelangelo ne fece la più bella scultura.
In ogni caso, la differenza non l’ha fatta il sasso, ma l’uomo.
Non esiste sasso nel tuo cammino
che tu non possa sfruttare per la tua propria crescita.
(Anonimo)
Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti...
Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito...
la serenità dell’animo.
Il lupo solitario
ha abbandonato il branco
per seguire la propria legge.
Nella sua foresta
il tempo è sospeso
e il frastuono del silenzio
rimbomba nel petto.
Lontano,
distante
da tutto
e da tutti;
il mondo è troppo folle
per un lupo solitario.
Il freddo della notte
non lo colpisce
ma il bagliore della luna
lo ferisce.
Con incedere elegante
sale
sulla cima del promontorio
per avvicinarsi al cielo
e raggiungere l'immenso.
Sa bene che è inutile ululare,
nessuno dei suoi simili
è simile a lui.
Solo nei suoi pensieri
incompresi
può vivere liberamente.
Vita selvatica
inondata
da gocce di rugiada.
Forse non lo sai,
ma anche tu,
come me,
hai bisogno di un abbraccio.
Non reagire: vai sulla spiaggia e, dopo averli gettati in mare, siediti...
Vedrai che presto si placheranno e il mare, con la musica delle sue onde, ti riporterà ciò che hai smarrito...
la serenità dell’animo.
Ti manderò un bacio con il vento
e so che lo sentirai,
ti volterai senza vedermi ma io sarò li
Siamo fatti della stessa materia
di cui sono fatti i sogni
Vorrei essere una nuvola bianca
in un cielo infinito
per seguirti ovunque e amarti ogni istante
Se sei un sogno non svegliarmi
Vorrei vivere nel tuo respiro
Mentre ti guardo muoio per te
Il tuo sogno sarà di sognare me
Ti amo perché ti vedo riflessa
in tutto quello che c’è di bello
Dimmi dove sei stanotte
ancora nei miei sogni?
Ho sentito una carezza sul viso
arrivare fino al cuore
Vorrei arrivare fino al cielo
e con i raggi del sole scriverti ti amo
Vorrei che il vento soffiasse ogni giorno
tra i tuoi capelli,
per poter sentire anche da lontano
il tuo profumo!
Vorrei fare con te quello
che la primavera fa con i ciliegi.
(Pablo Neruda)
Ah fossi un piccione
Che dai tetti vola giù fino al suo cuore
Almeno fossi in quel bicchiere
Che quando beve le andrei giù fino a un suo piede
Fossi morto tornerei
Per rivederla ogni mattina quando esce
Avessi il mare in una mano
Ce ne andremo via fino al punto più lontano
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono parlami
Io e la notte siamo qua
Ma come si fa
A tenere un cuore
Se ho le mani sempre sporche di carbone
Son già passati mille anni
Tanto è il tempo che ti guardo e non mi parli
Senza lei io morirei
Ma chiudo gli occhi e so sempre dove sei
Sempre più lontano
O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi…
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono, parlami
Io e la notte siamo qua
Ma come si fa
Almeno pensami
Senza pensarci pensami
Se vai lontano scrivimi
Anche senza mani scrivimi…
Se è troppo buio chiamami
Prendi il telefono, parlami
Io e la notte siamo qua…
Se è troppo buio svegliati
Se stai dormendo sognami
Se mi sogni io sono lì
Dentro di te
Sempre più lontano
O dentro questa goccia che mi è caduta sulla mano.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
GUIDO CATALANO
- mi vuoi bene?
- da ferire
- in che senso?
- volevo dire da morire, ma forse è troppo
- cioè non mi vuoi bene da morire?
- ma no, è che ‘sta storia della morte mi impressiona
- preferivo da morire
- magari potrei arrivare a volerti bene da disperdermi
- da disperderti?
- sì, sai, morti, feriti e dispersi
- ah
- sì, credo di poterti voler bene da disperdermi
- sei strano tu
- sì, da morire
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.
Passa la mia nave con vele nere
con vele nere pe l'selvaggio mar.
Ho in petto una ferita di dolore,
tu ti diverti a farla sanguinar.
E' come il vento, perfido il tuo core,
presto qua e la pronto a voltare-
Passa la nave mia con vele nere,
con vele nere pe l'selvaggio mar.e.
di H. Heine
Federico Italiano: La vita su Marte
Era domenica e piovigginava.
Dal mio sofà guardavo le avventure
della vita su Marte, intorpidito,
vicino al sonno, quando
tra ghirlande di cavi saltò fuori
un astronauta in videoconferenza
con la figlia, radiosa tra i peluche.
E per un attimo fui padre anch’io,
poi figlio, solo figlio, nel momento
in cui le chiese degli esami a scuola
e un minuscolo agglomerato acquoso
cominciò a fluttuare dal suo occhio destro,
….in libera caduta dentro al vuoto,
….nel ritardo incolmabile di sedici tramonti.
Molti di noi si portano dentro, da sempre, l'idea di un viaggio. Il mio è verso l'altro, l'altrove, l'oltre, fatto di letture, immagini, parole, musica, incontri, sorrisi; sogni e avventure della mente e del cuore.