RACCONTIAMOCI
erzingaro (IT1)
IT1 Post: 533
Vorrei aprire questo thread lieto anche per rinverdire le nostre memorie. Proporrei di raccontarci avvenimenti occasionali che ci hanno fatto sorridere. Inizio io:
Il figlio di 4 anni di mia cugina va in un banchetto nuziale di famiglia senza la nonna (mia zia) indisposta e come al solito alla fine vengono distribuiti bomboniere e sacchetti di confetti, per cui anche a lui ne viene dato uno ed insieme un secondo da consegnare alla nonna. E' nota la gola dei piccoli e sta di fatto che dopo aver divorato tutti i suoi confetti, zitto zitto ingurgita anche quelli della nonna. La mamma se ne accorge e lo rimprovera con "ma quelli erano per tua nonna e avevi promesso di portarglieli" candidamente le rispose " MA IO CON NONNA CI HO LITIGATO!!!". Saggezza infantile.
Il figlio di 4 anni di mia cugina va in un banchetto nuziale di famiglia senza la nonna (mia zia) indisposta e come al solito alla fine vengono distribuiti bomboniere e sacchetti di confetti, per cui anche a lui ne viene dato uno ed insieme un secondo da consegnare alla nonna. E' nota la gola dei piccoli e sta di fatto che dopo aver divorato tutti i suoi confetti, zitto zitto ingurgita anche quelli della nonna. La mamma se ne accorge e lo rimprovera con "ma quelli erano per tua nonna e avevi promesso di portarglieli" candidamente le rispose " MA IO CON NONNA CI HO LITIGATO!!!". Saggezza infantile.
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Commenti
Fatto sta che: caldo.. calo di pressione, digiuno.. sigaretta.. svengo e cadendo sbatto la tempia, mi portano al pronto soccorso dove ancora scombussolata mi sveglio mentre il dottore, giovane tirocinante, mi chiede: come ti chiami?
E io, abituata a scuola dico il mio cognome..
E il Dott. che ripete ancora e ancora.. Come ti chiami tu non io..
E io che ripeto il mio cognome con gli occhi mezzi chiusi ..
Il dottore confabula con le infermiere sento qualcosa come commozione cerebrale, analisi, ricovero.. non capisco..
Fino a quando ad una infermiera cade l'occhio sui mie libri di scuola e legge il mio cognome sulla copertina e si svela l'arcano!!
Io dicevo il mio cognome, mentre il dottore pensava che io leggessi il suo cartellino di riconoscimento sul camice.. casi della vita, non ci conoscevamo, ma avevamo lo stesso cognome!!
Fu così che evitai un ricovero inutile.. bastò una ricca colazione e.. mai più sigarette a digiuno!!!
Il dottorino? Oggi è uno stimato ex primario in pensione ed ogni volta che nel corso degli anni ci è capitato d'incontrarci, un sorriso ripensando a quella volta ci sta sempre.
Al tempo dei tempi quando avevo ancora un’età pre-adolescenziale, si usava passare in particolare il capodanno con i parenti e noi tre figli con la mamma andavamo ogni volta a casa di mia zia e dei miei dieci cugini di varie età, ma nati in intervalli di brevi periodi . A quei tempi non c’era abbondanza di auto per ogni nucleo familiare come ora e noi non ne avevamo neanche una per cui prendevamo il glorioso autobus 309, tanto per intenderci quello con il muso lungo contenente il motore, che dal centro ci portava all’estrema periferia per un viaggio interminabile. La notte non faceva servizio per cui restavamo a casa di mia zia a dormire. Come di uso si giocava a tombola ed a sette e mezzo ma alcuni dei cugini più grandi riposavano pronti per uscire fuori per il veglione. Noi al termine dei giochi, verso l'alba, ci infilavamo nei loro letti. Quando loro tornavano stanchi dalla baldoria ci facevano alzare e si infilavano nei loro letti. In questo modo salvavamo le famose borse dell’acqua calda che all'epoca si usavano per riscaldare i giacigli. Mi resta un felice ricordo.