un camionista va nei bagni dell'autogrill. ..sente una voce che dice ciaO come va, .lui risponde mha ..si tira avanti. cosa stai facendo ...lui risponde quello che fai tu..la voce arrabbiata dice...ti devo..lasciare perchè c è un ...tipo che risponde alle mie domande.
x cassio.. ho tolto le parole che seconde lei non andavano bene. rispetto la sua decisione anche se non approvo in quanto toglie il succo della barzelletta.( sono di lessico comune..provi ad andare in una scuola superiore e sentirà che usano.), cmq è nel suo quesito che chiede una storia x amici attorno al falò in campeggio..che si fà il rosario!!! mi scuso e la ringrazio x lo sfogo. Le auguro una buona serata
Mariute lavorava in una filanda della seta e, siccome era inverno doveva tornare a casa la sera nel buio.
In oltre era costretta a passare presso il cimitero perchè, pur potendo scegliere un'altro percorso, quello era molto più corto.
Il "moroso" era partito in guerra e non dava più notizie di sè.
Non scriveva più ma non era neppure giunta notizia della sua morte, come era capitato per altri giovani del paese.
Mariute stava tornando a casa con quei pensieri in testa, mentre una luna, grande come una frittata, illuminava il sentiero.
Improvvisamente si rese conto che un'ombra l'affiancava.
Era il suo ragazzo che le parlava con un filo di voce:
-Oh, che bel chiarore di luna, il vivo e il morto viaggiano assieme, hai paura Mariute?
La ragazza intuì tutto all'istante. Si tolse gli zoccoli dai piedi e si mise a correre scalza, mentre il cuore le rimbombava in petto come i colpi di un martello.
Era l'anima del suo fidanzato morto in guerra, tornato a dirle "mandi" per l'ultima volta.
x cassio.. ho tolto le parole che seconde lei non andavano bene. rispetto la sua decisione anche se non approvo in quanto toglie il succo della barzelletta.( sono di lessico comune..provi ad andare in una scuola superiore e sentirà che usano.), cmq è nel suo quesito che chiede una storia x amici attorno al falò in campeggio..che si fà il rosario!!! mi scuso e la ringrazio x lo sfogo. Le auguro una buona serata
Come scritto un paio di post più su, le indicazioni riguardano un breve racconto e non una barzelletta.
Com'è noto in campeggio, la sera, davanti al fuoco crepitante si è soliti raccontarsi delle storie... Scrivete una breve storia che raccontereste davanti al fuoco.
PS:
( sono di lessico comune..provi ad andare in una scuola superiore e sentirà che usano.)
Il fatto che tante persone usino un lessico poco elegante non fa sì che sia buona norma usarlo su un Forum.
PPS:
cmq è nel suo quesito che chiede una storia x amici attorno al falò in campeggio..che si fà il rosario!!!
Tra il rosario e una barzelletta del tenore della tua prima stesura, c'è un mondo tra cui scegliere.
Questa è una storia vera. Molto tempo fa in una notte placida e stellata, in una fattoria non lontano da qui, le galline iniziarono a starnazzare senza motivo, le mucche a muggire, i maiali a grugnire. Anche nella casa del fattore gli animali domestici erano molto agitati: il cane abbaiava come un forsennato, il canarino volava in cerchio sbattendo spesso nelle aste della gabbietta… Solamente il gatto alzò pigramente il muso, guardò in un punto ben definito verso l'alto e rimase in ascolto, poi si riaddormentò. La mattina seguente tutto sembrava tornato alla normalità ma nei campi di grano c'erano delle zone circolari dove le piante erano state schiacciate. Questi cerchi nei campi di grano tuttora rimangono un mistero: solamente il gatto sa cos'è successo quella notte, ma non lo dirà mai a nessuno.
La
giornata, l’ultima di quell’anno scolastico, era stata intensa e faticosa: i
bambini, eccitatissimi, avevano dato parecchio da fare e la vigilanza aveva
avuto qualche momento di difficoltà. Marianna varcò la soglia di casa, quando
il sole era già tramontato e dall’altra parte del cielo faceva capolino una azzurrina
falce lunare. Indossò il suo comodo abito azzurro con i piccoli fiorellini
gialli e andò in cucina. Un toast e una mela potevano fungere benissimo da
pranzo e cena insieme; in realtà lei non desiderava altro che rifugiarsi sul suo divano. E infatti dieci minuti dopo Marianna
sprofondò sulla morbida seduta, si tolse le scarpe, e rannicchiandosi, prese il
libro iniziato qualche giorno prima. Dov'era arrivata? Ah ecco: il protagonista, Peter, si era addentrato
nel bosco, certo di trovarvi le tracce della sorella scomparsa.
“La luce del
sole, facendosi largo con mille sottili fasci fra i fitti rami degli alberi, lasciava in ombra
alcuni folti cespugli. Peter procedeva lentamente, scostando con le mani l’alta
erba e rovistando negli anfratti nascostI. Non sentiva la stanchezza, né il dolore
persistente alle gambe. L’unico pensiero fisso: doveva trovarla. Ad ogni costo.
Ogni giorno di ritardo poteva essere fatale. Di tanto in tanto si fermava, cercando di afferrare il significato dei mille misteriosi sussurri che il bosco gli rimandava, quasi essi potessero svelare qualche indizio utile alla sua ricerca. Alzò gli occhi dal terreno: davanti
a sé altri alberi, ma più radi…. Quello era un sentiero? Peter accelerò il
passo. Dio! Se ci fosse una casa! Una capanna! Forse Alina s’era rifugiata lì…..
Ecco il sentiero. E laggiù…. una casa,
una vera casa! Alina era lì, ne era sicuro. Non poteva che essere così. Correva
Peter, e nella sua corsa non si accorse di una radice affiorante dal terreno e nascosto dall’erba.
Inciampò, battendo il naso per terra. Quando alzò il viso, vide qualcosa di
rosso impigliato proprio fra quelle radici. Il cuore gli si fermò: il
fiocco di Alina! Sporco di terra e strappato, ma ben riconoscibile. Si alzò,
afferrò il fiocco, lo esaminò. Nessun dubbio: era quello di Alina! Forse aveva trovato sua sorella! Si diresse col cuore in gola verso la
casa. La porta d'ingresso non era chiusa a chiave. L'aprì cercando di non fare rumore e avanzò all'interno. Il silenzio era talmente profondo da fare supporre che la casa fosse vuota. Oltre l’atrio, una
piccola stanza, e subito dopo un ampio arco introduceva nel soggiorno. Ecco….ben presto fu dentro: un
tavolo, una elegante credenza alla sua destra, e alla sinistra la parte posteriore di un divano.....e una donna vestita di azzurro con piccoli fiorellini gialli sull'abito stava leggendo un libro… Peter tirò fuori il coltello che aveva prudentemente portato con sé e si avvicinò lentamente alle spalle della donna…..”
4 amici,2 tende,un falò ancora scoppiettante,temperatura mite,brusio di animaletti di sottofondo,tra uno spiedino e l altro,un ragazzo comincia a raccontare storie,insignificanti e fuori luogo,dovuto dal fatto che probabilmente aveva esagerato con la birra......la sua compagna gli chiede di smettere perchè cominciava a essere pesante e noioso,l altro ragazzo invece gli dava corda,forse perchè aveva gli stessi sintomi,e tra una storia e l altra,una birra e l altra,uno spiedino e l altro,la quarta ragazza si alza e si allontana dai rimanenti per ovvie ragioni......intanto i 3 continuavano imperterriti la serata,quando ad un certo punto udirono delle urla di spavento e dei rumori alquanto sospetti provenienti da nn molto lontano,al chè,come quasi per magia,uno dei ragazzi si alza di soprassalto e comincia a correre come un forsennato verso le urla della ragazza che udiva però sempre più lontano,lontano,lontanooooo......Arrivato però all altezza del Baobab,vide una cosa che nn si sarebbe mai immaginato di trovarsi davanti,e preso un po dallo spavento e un po dal timore e dalla paura,si girò di scatto verso il suo lato sinistro e.........
ancora ricordo, quando piccole luci lontane abbracciavano interamente il cielo, ancora bimba, ancora tutto! solinga, pensavo e scrutavo l'intera volta a cercare un raggio:un fulgore diverso! ... attesi a lungo, attesi nelle notti di pioggia e di nebbia, attesi all'alba e al tramonto, ma nulla venne: se non il silenzio e poi il buio, poi ancora il sole. poi.... una notte non attesi più, non indugiai il mio sguardo all'infinito e offesa non guardai più il cielo.
Son trascorsi molti anni da allora e quella bimba che correva nel prato e che il grembiulino rosa si sporcava di gelato, ancora che nel cielo si era persa e aveva cercato la luce: non esiste più.
nell'ultima notte d'estate, ancora solinga decisi di "guardare" cielo: quel cielo tempestato di diamanti che bimba soltanto fa suo. Sì, guardai il cielo; silenzioso come il tempo che mi circondava e una luce intensa e di movenza animata apparve all'orizzonte.
Il bagliore si rese più intenso, il silenzio non più tacito, il battito del cuore unisono al tichettio del tempo: non è possibile dissi a me stessa, ma quello è...........
Se mi trovassi intorno ad un fuoco scoppiettante, racconterei questa vecchia storia:
Una sera, dopo una giornata di duro lavoro, sette braccianti si ritirano stanchi verso la baracca di legno che gli fa da casa. Il tempo si prepara al brutto, e nuvoloni neri si fanno avanti minacciosi. I braccianti, dopo un frugale pasto, si preparano ad andare a stendersi sui miseri giacigli. Sul tetto incominciano a sentirsi le prime gocce d'acqua, e dopo non molto un grosso temporale avvolge quel misero ricovero. I braccianti si avvolgono nelle coperte cercando di riposare e non pensare a quel finimondo. Tuoni, fulmini, quando sotto il misero porticato e dietro la porta...BUUM...BUUM...i braccianti di colpo si trovano seduti nei loro giacigli, tremanti e con gli occhi sbarrati nel buio della capanna...BUUM...BUUM...i poverini pieni di paura si rannicchiano tutti in un angolo, e fuori...BUUM...BUUM...allora il più coraggioso dei sette, tutto tremante cerca di avvicinarsi alla porta, ma...BUUM...BUUM...e una ventata fortissima spalanca la porta sbattendola contro la parete...il poverino casca in ginocchio gridando...SIAMO SETTE E CI ARRENDIAMO TUTTI E SETTE...e tutti e sette si arresero ad un fiasco, che appeso ad un chiodo sulla parete, veniva sbattuto dal vento su di essa.
Vi racconterò di quella volta che eravamo andati tutti in campeggio .. avevo finito di montare la tenda e, udite udite, non erano nemmeno avanzati pezzi Il sole stava calando ed ero chino davanti ad un mucchietto di legna con i miei amici seduti tutti intorno ... speranzosi... .. ancora non sapevano che avevo dimenticato i fiammiferi a casa !!! sentivo che in qualche modo sarei riuscirò ad accendere il fuoco .. ma dopo diversi tentativi avevo ottenuto solo qualche timida scintilla. D'un tratto si udì uno strano rumore dall'alto e poco dopo ci fu una luce abbagliante; una navicella spaziale atterrò nel campo vicino e ne uscirono dei simpatici omini verdi. Familiarizzammo subito e, anche se parlavano una lingua incomprensibile, riuscimmo a comunicare a gesti. Per fortuna furono loro ad accendere il fuoco!!! ... poi qualcuno arrostì la carne e passammo tutti una bellissima serata. Gli extraterrestri non erano abituati alla birra e dopo qualche bicchiere di troppo iniziarono a "ballare" o "traballare" e a gesticolare in modo strano, sembravano voler raccontare storie dell'altro mondo!!! ... non si capiva molto ma fu comunque divertente. Uno di loro preso dall'euforia del momento salì sulla navicella, mise in moto, e partì per farci vedere come era bravo a guidarla, .. mai guidare ubriachi!!! ... e infatti finì per schiantarsi rovinosamente in un porcile. Per fortuna non si fece nulla, ma la navicella andò distrutta e gli omini verdi rimasero nostri ospiti sulla terra.
carissima cassiopea,io non ho fatto copia e incolla, semlicemente ho trascitto appunti presi durante la presentazione di un libro:-Giulia e il Lupo- di luisa bove.Ho pensato a queste righe dopo la notizia dell'ennesima violenza alle donne -la morte di una bimba di 10 anni. cmq grazie
C'era una volta ....fin qui tutto bene....ma improvvisamente si alzò un vento impetuoso e cominciò a schaffeggiare tutto ciò che gli capitava a tiro ; in pochi minuti era un turbinio di oggetti volanti ciò che si trovò davanti agli occhi, quando li aprì nel suo letto nella camerata del collegio, ....e allora li richiuse e si lasciò trasportare in quella marea stranamente innocua che finì con depositarlo dolcemente ai piedi di un grande libro dalla cui copertina spiccava un titolo che così diceva IL MONDO NON è QUESTO GROSSE lacrime gli solcarono il viso e scosso da singulti disperati lo aprì ed era in bianco....l'UOMO poteva ricominciare, ma quale sarebbe stato il prezzo da pagare ?
vi racconto una cosa successa veramente a due colleghi di mio marito... un muratore ed un manovale...mentre il muratore alzava il muro con i blocchetti,il manovale impastava la calce con la betoniera... accortosi che la prolunga della corrente,non faceva bene contatto, ha iniziato a trafficare,con quel filo della corrente, nel frattempo dentro la camicia ,gli si è infilata un'ape,lui se n'è accorto, ed ha iniziato a dimenarsi,xchè la bestiolina l'aveva punto.... il muratore vedendo la scena,ha preso la pala e x fargli lasciare il filo della corrente,pensando che stesse x rimanere folgorato,gli ha dato una "palata"ad un fianco...il povero manovale,è caduto x terra,lasciando finalmente quel filo.... com'è finita l'avventura???? quel poverino,non solo si è beccato i pizzichi dell'ape, ha rimediato anche 2 costole inclinate x la "palata" dell'amico!!!!!
C’era una volta un’oca pasticciona
e impicciona di nome Anna, che
adorava sgambettare nelle fattorie dei suoi vicini.
Un giorno in una di queste
fattorie incontrò Marco che
gironzolava con il suo trattorino blu, Anna
era molto attratta dai trattoristi e si avvicinò.
Cominciarono a chiacchierare ed
Anna si rese conto subito che Marco era un gran burlone, parlava in versi e
rime e raccontava della sua grande maestria nell’organizzazione della sua
fattoria: galline rockettare, mele enormi quanto meloni e che dire delle banane?
Le coltivava tutto l’anno e le vendeva anche ai suoi vicini e così via a
pavoneggiarsi per una buona mezz’ora.
Ma purtroppo si era fatto tardi e
la nostra oca, che avrebbe volentieri continuato a beffeggiare il burlone di
Marco, doveva rientrare e frettolosamente, passo palmato dopo passo palmato, al
buio si avviava verso casa lungo la solita strada isolata e deserta.
Ad un tratto la illumina un faro
in pieno becco. “Chi sarà mai?” – si domandò sussultando. Lei ancora non lo
sapeva ma la giornata già allegra e spensierata stava per concludersi
meravigliosamente. Davanti ai suoi occhi, bello come il sole pure di notte, lo
stalliere del quartiere! All’invito dell’omone non ci pensò due volte e saltò
sul trattore e poi, e poi, e poi.........
Questa storia, amici , racconta di alcuni ragazzi seduti davanti a un fuoco in campeggio tra birra, canzoni e risate a crepapelle, tutto sembra andare bene come sempre ma questa notte no, uno di loro si allontana per fare plinplin, ma non torna più, dopo circa un'ora alcuni ragazzi si ricordano del loro amico ma non si preoccupano più di tanto fino a quando arriva il momento di andare in tenda a dormire, il ragazzo non è ancora tornato, provano a chiamarlo al cellulare, suona ma nessuno risponde e nonostante il silenzio assoluto in campeggio non si sente suonare nessun cellulare, tutti prendano le torce e iniziano le ricerche, ma il ragazzo non viene trovato, ormai il sole incomincia a fare capolino è l'alba di un nuovo giorno e tutti sono preoccupati, il guardiano del campeggio racconta che sono già successe delle sparizioni ma rassicura che di solito la notte dopo gli spariti tornano sempre ma per sicurezza chiama i carabinieri, che aiutati dai ragazzi e nonostante i cani non riescano a trovare il ragazzo, tutti sono tristi e vista la stanchezza e ormai l'ora tarda decidano di andare a dormire nelle loro tende, quando tutti dormano sognano il ragazzo che gli chiede aiuto, tutti si svegliano nello stesso momento e urlano il suo nome che sveglia anche gli altri campeggiatori è in quel momento che il ragazzo riappare dal nulla con degli strani segni sul corpo, non si ricorda nulla e per lui sono passati solo 10 minuti, non crede a quello che gli dicano i suoi amici e pensa che lo stanno prendendo in giro, uno scherzo da campeggio, tutti insieme decidano di tornare nel punto dove è andato a fare plinplin e questa volta spariscano tutti meno il ragazzo già sparito, anche loro il giorno dopo dal nulla tornano in campeggio con degli strani segni nel corpo nessuno si ricorda di nulla meno uno che racconta di aver visto dei Maiali verdi parlanti ma nessuno gli crede.
In una fattoria viveva un contadino che aveva le piu' belle colture del paese, Nessuno riusciva a capire come facesse a essere tutto cosi' bello e rigoglioso. Un giorno un vicino invidioso decise di carpire il suo segreto. Vide il contadino che entrava nella stalla e ne usciva cn dei sacchi pieni di sementi. Appena sparse sul terreno crebbero a dismisura producendo le piu' belle zucche del vicinato.Allibito il vicino decise di rubargli alcuni sacchi. Ando' al suo terreno, sparse le sementi e all'istante tutto crebbe rigoglioso ma cn orrore si accorse che velocemente tutto inaridiva. Da quel giorno nei suoi terreni nn crebbe piu' nulla e dovette abbandonare la sua brulla fattoria.
Col passare degli anni una leggenda comincio' a passare di bocca in bocca nel paese.
Si diceva infatti che il contadino (un uomo buono e altruista) quando perse la moglie la fece seppellire proprio nei suoi campi davanti alla casa dove abitavano. La moglie per la devozione e l'amore che il marito gli aveva sempre dato divenne una fata della natura. Nessun altro poteva usufruire della sua magia. Chi se ne fosse appropriato avrebbe avuto sterilita' perenne nei propri terreni.
Michael era seduto come al solito vicino al fuoco del campeggio.il fuoco era spento ma si sentiva ancora il calore proveniente dalle braci ardenti.Dopo che fu vivacizzato il fuoco Michael decise di raccontare una storia ai campeggiatori.inizio cosi questa sera vi racconto una storia speciale che si svolge su un'isola, mettendo molta curiosità nei campeggiatori. C'era una volta un'isola a forma di pan di zucchero,un isola buffa quasi come un cartone anomato. Su questa isola abitavano 2 tribù uguali in tutto: in numero ,abitudini,risorse ma divise da una grande rivalità. negli anni erano state fatte numerose gare di ogni tipo corsa,nuoto tuffi si erano confrontati pure su chi sputava di piu. un giorno dei gruppi di giovani delle due tribù in giro x l'isola si incontrarono piu o meno a meta dell'isola dove c'erano 2 massi paraticamente uguali,tra una parola e l'altra i gruppi decisero di lanciarsi una sfida a chi portava per primo uno dei massi nella spiaggia avversaria. il primo gruppo decise di portare il masso fino in cima al monte e farlo rotolare nella spiaggia avversaria.il secondo gruppo dopo averci pensato un po decise che nn era saggio fare cosi che il masso sarebbe potuto andare in mare nn fermandosi sulla spiaggia. decisero quindi di sfuttare ove possibile la pendenza del terreno spingendo il masso lateralmente.era molto piu faticoso perche si doveva stare sempre attenti che il masso non precipitasse giu, ma lo sforzo era sopportabile. il primo gruppo partito con entusiasmo era arrivato quasi a metà dalla cima ma a ogni passo mandato avanti diminuiva le forze del gruppo, le soste erano piu frequenti ma anche solo mantenere il sasso fermo ero uno sforzo. il secondo gruppo invece lentamente ,salendo quando era necessario e scendendo quando era possibile alla fine raggiunse la spiaggia avversaria. Michael si guardò in torno vedendo le facce perplesse dei campeggiatori. cosa vi sembra di imparare da questa storia? dopo un po di silenzio una voce disse: che la strada piu corta nn sempre è la migliore, e che bisogna sempre valutare le proprie forze rispose un'altro e poi silenzio. dopo un po michael disse: avete ragione sono due insegnamenti molto evidenti, ma non i piu importanti, quello che avete colto vooi sono solo insegnamenti che vi dicono cosa fare e perche, non vi dicono però cosa fare ,e come. il morale della storia anche se non molto evidente è che il mondo ha le sue leggi che portano in una direzione.se si vuole raggiungere un obbiettivo bisogna tenerne conto, si puo anche andare contro queste leggi ma comporta uno sforzo maggiore, e se questo sgorzo viene meno il risultato è catastrofico. meglio sfruttare le proprie forze adattandole per quanto possibile,magari non si raggiunge qualsiasi obbiettivo ma sicuramenti si evitano catastrofi.
C'erano diversi amici intorno al fuoco, anche se non era un campeggio, ma un fine anno in un vecchio casolare di campagna.. Dovevamo essere una cinquantina ed invece ci ritrovammo in 15. Dopo aver mangiato e bevuto festeggiando l'anno nuovo che arrivava, tutti intorno al tavolo con il fuoco accanto a chiacchierare.. con una torta enorme per 15 persone, visto che mancavano in parecchi.. come movimentare la serata? E' bastato un cucchiaino usato a mò di catapulta ed un pò di panna.. nel giro di pochi minuti non c'era più un punto della casa che non avesse tracce di panna, cioccolata e Pan di Spagna!!! Eravamo anche noi tutti ricoperti di pezzi di torta... mai passato un fine anno così divertente e... così dolce!!
Ed eccoci cari Forumers, anche se con un po' di ritardo, all'annuncio dei fortunati estratti a sorte che si aggiudicheranno 100C€, mentre tutti i partecipanti riceveranno 20C€.
eccoci nuovamente all'appuntamento fisso del nostro Forum: il Quiz del Martedì!
Ecco di cosa si tratta:
Ogni martedì apriremo un thread con una domanda, la risposta ad essa non sarà univoca, quindi non ci sarà chi risponderà correttamente e chi potrà sbagliare, tutte le risposte saranno corrette (ovviamente dovranno essere coerenti con quanto richiesto). Questo evento ricorrente è legato all'altra innovazione del Forum, ovvero Il Mercato del Forum, in cui potrete riscuotere dei premi utilizzando i C€ guadagnati in questi giochi
Regole e premi
Tutti i partecipanti riceveranno 10 C€.
Tre fortunati vincitori estratti a sorte riceveranno 50 C€
E' possibile partecipare una sola volta per giocatore
Avete tempo dalle 12.00 di oggi fino alle 12.00 di domani, mercoledì 29 giugno.
Tutto chiaro? Siete pronti? Allora ..... iniziamo!
Ecco la richiesta di oggi
I contadini correranno presto a comparare gelati: immaginatevi mastri gelatai, voi che gusto preferite? E quale nuovo gusto inventereste?
Gusto preferito nocciola Il gusto che inventerei lo chiamerei "cali" ossia carota e limone, prima però vorrei testarlo, avrei perciò bisogno di una "cavia" a cui farlo assaggiare,... qualche volontario?
il mio gusto preferito è il normalissimo cioccolato
inventerei il gelato "tuttigusti+1" (evitando il gusto cerume!!)
CIT. Harry Potter e la pietra filosofale
Commenti
x cassio.. ho tolto le parole che seconde lei non andavano bene. rispetto la sua decisione anche se non approvo in quanto toglie il succo della barzelletta.( sono di lessico comune..provi ad andare in una scuola superiore e sentirà che usano.), cmq è nel suo quesito che chiede una storia x amici attorno al falò in campeggio..che si fà il rosario!!! mi scuso e la ringrazio x lo sfogo. Le auguro una buona serata
Mariute lavorava in una filanda della seta e, siccome era inverno doveva tornare a casa la sera nel buio.
In oltre era costretta a passare presso il cimitero perchè, pur potendo scegliere un'altro percorso, quello era molto più corto.
Il "moroso" era partito in guerra e non dava più notizie di sè.
Non scriveva più ma non era neppure giunta notizia della sua morte, come era capitato per altri giovani del paese.
Mariute stava tornando a casa con quei pensieri in testa, mentre una luna, grande come una frittata, illuminava il sentiero.
Improvvisamente si rese conto che un'ombra l'affiancava.
Era il suo ragazzo che le parlava con un filo di voce:
-Oh, che bel chiarore di luna, il vivo e il morto viaggiano assieme, hai paura Mariute?
La ragazza intuì tutto all'istante. Si tolse gli zoccoli dai piedi e si mise a correre scalza, mentre il cuore le rimbombava in petto come i colpi di un martello.
Era l'anima del suo fidanzato morto in guerra, tornato a dirle "mandi" per l'ultima volta.
PS:
Il fatto che tante persone usino un lessico poco elegante non fa sì che sia buona norma usarlo su un Forum.
PPS:
Tra il rosario e una barzelletta del tenore della tua prima stesura, c'è un mondo tra cui scegliere.
Questa è una storia vera. Molto tempo fa in una notte placida e stellata, in una fattoria non lontano da qui, le galline iniziarono a starnazzare senza motivo, le mucche a muggire, i maiali a grugnire. Anche nella casa del fattore gli animali domestici erano molto agitati: il cane abbaiava come un forsennato, il canarino volava in cerchio sbattendo spesso nelle aste della gabbietta… Solamente il gatto alzò pigramente il muso, guardò in un punto ben definito verso l'alto e rimase in ascolto, poi si riaddormentò.La mattina seguente tutto sembrava tornato alla normalità ma nei campi di grano c'erano delle zone circolari dove le piante erano state schiacciate. Questi cerchi nei campi di grano tuttora rimangono un mistero: solamente il gatto sa cos'è successo quella notte, ma non lo dirà mai a nessuno.
La giornata, l’ultima di quell’anno scolastico, era stata intensa e faticosa: i bambini, eccitatissimi, avevano dato parecchio da fare e la vigilanza aveva avuto qualche momento di difficoltà. Marianna varcò la soglia di casa, quando il sole era già tramontato e dall’altra parte del cielo faceva capolino una azzurrina falce lunare. Indossò il suo comodo abito azzurro con i piccoli fiorellini gialli e andò in cucina. Un toast e una mela potevano fungere benissimo da pranzo e cena insieme; in realtà lei non desiderava altro che rifugiarsi sul suo divano. E infatti dieci minuti dopo Marianna sprofondò sulla morbida seduta, si tolse le scarpe, e rannicchiandosi, prese il libro iniziato qualche giorno prima. Dov'era arrivata? Ah ecco: il protagonista, Peter, si era addentrato nel bosco, certo di trovarvi le tracce della sorella scomparsa.
“La luce del sole, facendosi largo con mille sottili fasci fra i fitti rami degli alberi, lasciava in ombra alcuni folti cespugli. Peter procedeva lentamente, scostando con le mani l’alta erba e rovistando negli anfratti nascostI. Non sentiva la stanchezza, né il dolore persistente alle gambe. L’unico pensiero fisso: doveva trovarla. Ad ogni costo. Ogni giorno di ritardo poteva essere fatale. Di tanto in tanto si fermava, cercando di afferrare il significato dei mille misteriosi sussurri che il bosco gli rimandava, quasi essi potessero svelare qualche indizio utile alla sua ricerca. Alzò gli occhi dal terreno: davanti a sé altri alberi, ma più radi…. Quello era un sentiero? Peter accelerò il passo. Dio! Se ci fosse una casa! Una capanna! Forse Alina s’era rifugiata lì….. Ecco il sentiero. E laggiù…. una casa, una vera casa! Alina era lì, ne era sicuro. Non poteva che essere così. Correva Peter, e nella sua corsa non si accorse di una radice affiorante dal terreno e nascosto dall’erba. Inciampò, battendo il naso per terra. Quando alzò il viso, vide qualcosa di rosso impigliato proprio fra quelle radici. Il cuore gli si fermò: il fiocco di Alina! Sporco di terra e strappato, ma ben riconoscibile. Si alzò, afferrò il fiocco, lo esaminò. Nessun dubbio: era quello di Alina! Forse aveva trovato sua sorella! Si diresse col cuore in gola verso la casa. La porta d'ingresso non era chiusa a chiave. L'aprì cercando di non fare rumore e avanzò all'interno. Il silenzio era talmente profondo da fare supporre che la casa fosse vuota. Oltre l’atrio, una piccola stanza, e subito dopo un ampio arco introduceva nel soggiorno. Ecco….ben presto fu dentro: un tavolo, una elegante credenza alla sua destra, e alla sinistra la parte posteriore di un divano.....e una donna vestita di azzurro con piccoli fiorellini gialli sull'abito stava leggendo un libro… Peter tirò fuori il coltello che aveva prudentemente portato con sé e si avvicinò lentamente alle spalle della donna…..”
solinga, pensavo e scrutavo l'intera volta a cercare un raggio:un fulgore diverso!
... attesi a lungo, attesi nelle notti di pioggia e di nebbia, attesi all'alba e al tramonto, ma nulla venne: se non il silenzio e poi il buio, poi ancora il sole.
poi.... una notte non attesi più, non indugiai il mio sguardo all'infinito e offesa non guardai più il cielo.
Son trascorsi molti anni da allora e quella bimba che correva nel prato e che il grembiulino rosa si sporcava di gelato, ancora che nel cielo si era persa e aveva cercato la luce: non esiste più.
nell'ultima notte d'estate, ancora solinga decisi di "guardare" cielo: quel cielo tempestato di diamanti che bimba soltanto fa suo. Sì, guardai il cielo; silenzioso come il tempo che mi circondava e una luce intensa e di movenza animata apparve all'orizzonte.
Il bagliore si rese più intenso, il silenzio non più tacito, il battito del cuore unisono al tichettio del tempo:
non è possibile dissi a me stessa, ma quello è...........
Ogni notte osservo il cielo, aspettando.....
Se mi trovassi intorno ad un fuoco scoppiettante, racconterei questa vecchia storia:
Una sera, dopo una giornata di duro lavoro, sette braccianti si ritirano stanchi verso la baracca di legno che gli fa da casa. Il tempo si prepara al brutto, e nuvoloni neri si fanno avanti minacciosi. I braccianti, dopo un frugale pasto, si preparano ad andare a stendersi sui miseri giacigli. Sul tetto incominciano a sentirsi le prime gocce d'acqua, e dopo non molto un grosso temporale avvolge quel misero ricovero. I braccianti si avvolgono nelle coperte cercando di riposare e non pensare a quel finimondo. Tuoni, fulmini, quando sotto il misero porticato e dietro la porta...BUUM...BUUM...i braccianti di colpo si trovano seduti nei loro giacigli, tremanti e con gli occhi sbarrati nel buio della capanna...BUUM...BUUM...i poverini pieni di paura si rannicchiano tutti in un angolo, e fuori...BUUM...BUUM...allora il più coraggioso dei sette, tutto tremante cerca di avvicinarsi alla porta, ma...BUUM...BUUM...e una ventata fortissima spalanca la porta sbattendola contro la parete...il poverino casca in ginocchio gridando...SIAMO SETTE E CI ARRENDIAMO TUTTI E SETTE...e tutti e sette si arresero ad un fiasco, che appeso ad un chiodo sulla parete, veniva sbattuto dal vento su di essa.
avevo finito di montare la tenda e, udite udite, non erano nemmeno avanzati pezzi
Il sole stava calando ed ero chino davanti ad un mucchietto di legna con i miei amici seduti tutti intorno ... speranzosi...
.. ancora non sapevano che avevo dimenticato i fiammiferi a casa !!!
sentivo che in qualche modo sarei riuscirò ad accendere il fuoco ..
ma dopo diversi tentativi avevo ottenuto solo qualche timida scintilla.
D'un tratto si udì uno strano rumore dall'alto e poco dopo ci fu una luce abbagliante;
una navicella spaziale atterrò nel campo vicino e ne uscirono dei simpatici omini verdi.
Familiarizzammo subito e, anche se parlavano una lingua incomprensibile, riuscimmo a comunicare a gesti.
Per fortuna furono loro ad accendere il fuoco!!! ... poi qualcuno arrostì la carne e passammo tutti una bellissima serata.
Gli extraterrestri non erano abituati alla birra e dopo qualche bicchiere di troppo iniziarono a "ballare" o "traballare" e a gesticolare in modo strano,
sembravano voler raccontare storie dell'altro mondo!!! ... non si capiva molto ma fu comunque divertente.
Uno di loro preso dall'euforia del momento salì sulla navicella, mise in moto, e partì per farci vedere come era bravo a guidarla,
.. mai guidare ubriachi!!! ... e infatti finì per schiantarsi rovinosamente in un porcile.
Per fortuna non si fece nulla, ma la navicella andò distrutta e gli omini verdi rimasero nostri ospiti sulla terra.
IL MONDO NON è QUESTO
GROSSE lacrime gli solcarono il viso e scosso da singulti disperati lo aprì ed era in bianco....l'UOMO poteva ricominciare, ma quale sarebbe stato il prezzo da pagare ?
un muratore ed un manovale...mentre il muratore alzava il muro con i blocchetti,il manovale impastava la calce con la betoniera...
accortosi che la prolunga della corrente,non faceva bene contatto,
ha iniziato a trafficare,con quel filo della corrente,
nel frattempo dentro la camicia ,gli si è infilata un'ape,lui se n'è accorto,
ed ha iniziato a dimenarsi,xchè la bestiolina l'aveva punto....
il muratore vedendo la scena,ha preso la pala e x fargli lasciare il filo della corrente,pensando che stesse x rimanere folgorato,gli ha dato una "palata"ad un fianco...il povero manovale,è caduto x terra,lasciando finalmente quel filo....
com'è finita l'avventura????
quel poverino,non solo si è beccato i pizzichi dell'ape,
ha rimediato anche 2 costole inclinate x la "palata" dell'amico!!!!!
C’era una volta un’oca pasticciona e impicciona di nome Anna, che adorava sgambettare nelle fattorie dei suoi vicini.
Un giorno in una di queste fattorie incontrò Marco che gironzolava con il suo trattorino blu, Anna era molto attratta dai trattoristi e si avvicinò.
Cominciarono a chiacchierare ed Anna si rese conto subito che Marco era un gran burlone, parlava in versi e rime e raccontava della sua grande maestria nell’organizzazione della sua fattoria: galline rockettare, mele enormi quanto meloni e che dire delle banane? Le coltivava tutto l’anno e le vendeva anche ai suoi vicini e così via a pavoneggiarsi per una buona mezz’ora.
Ma purtroppo si era fatto tardi e la nostra oca, che avrebbe volentieri continuato a beffeggiare il burlone di Marco, doveva rientrare e frettolosamente, passo palmato dopo passo palmato, al buio si avviava verso casa lungo la solita strada isolata e deserta.
Ad un tratto la illumina un faro in pieno becco. “Chi sarà mai?” – si domandò sussultando. Lei ancora non lo sapeva ma la giornata già allegra e spensierata stava per concludersi meravigliosamente. Davanti ai suoi occhi, bello come il sole pure di notte, lo stalliere del quartiere! All’invito dell’omone non ci pensò due volte e saltò sul trattore e poi, e poi, e poi.........
In una fattoria viveva un contadino che aveva le piu' belle colture del paese, Nessuno riusciva a capire come facesse a essere tutto cosi' bello e rigoglioso. Un giorno un vicino invidioso decise di carpire il suo segreto. Vide il contadino che entrava nella stalla e ne usciva cn dei sacchi pieni di sementi. Appena sparse sul terreno crebbero a dismisura producendo le piu' belle zucche del vicinato.Allibito il vicino decise di rubargli alcuni sacchi. Ando' al suo terreno, sparse le sementi e all'istante tutto crebbe rigoglioso ma cn orrore si accorse che velocemente tutto inaridiva. Da quel giorno nei suoi terreni nn crebbe piu' nulla e dovette abbandonare la sua brulla fattoria.
Col passare degli anni una leggenda comincio' a passare di bocca in bocca nel paese.
Si diceva infatti che il contadino (un uomo buono e altruista) quando perse la moglie la fece seppellire proprio nei suoi campi davanti alla casa dove abitavano. La moglie per la devozione e l'amore che il marito gli aveva sempre dato divenne una fata della natura. Nessun altro poteva usufruire della sua magia. Chi se ne fosse appropriato avrebbe avuto sterilita' perenne nei propri terreni.
C'era una volta un'isola a forma di pan di zucchero,un isola buffa quasi come un cartone anomato. Su questa isola abitavano 2 tribù uguali in tutto: in numero ,abitudini,risorse ma divise da una grande rivalità.
negli anni erano state fatte numerose gare di ogni tipo corsa,nuoto tuffi si erano confrontati pure su chi sputava di piu.
un giorno dei gruppi di giovani delle due tribù in giro x l'isola si incontrarono piu o meno a meta dell'isola dove c'erano 2 massi paraticamente uguali,tra una parola e l'altra i gruppi decisero di lanciarsi una sfida a chi portava per primo uno dei massi nella spiaggia avversaria. il primo gruppo decise di portare il masso fino in cima al monte e farlo rotolare nella spiaggia avversaria.il secondo gruppo dopo averci pensato un po decise che nn era saggio fare cosi che il masso sarebbe potuto andare in mare nn fermandosi sulla spiaggia. decisero quindi di sfuttare ove possibile la pendenza del terreno spingendo il masso lateralmente.era molto piu faticoso perche si doveva stare sempre attenti che il masso non precipitasse giu, ma lo sforzo era sopportabile. il primo gruppo partito con entusiasmo era arrivato quasi a metà dalla cima ma a ogni passo mandato avanti diminuiva le forze del gruppo, le soste erano piu frequenti ma anche solo mantenere il sasso fermo ero uno sforzo.
il secondo gruppo invece lentamente ,salendo quando era necessario e scendendo quando era possibile alla fine raggiunse la spiaggia avversaria.
Michael si guardò in torno vedendo le facce perplesse dei campeggiatori.
cosa vi sembra di imparare da questa storia?
dopo un po di silenzio una voce disse:
che la strada piu corta nn sempre è la migliore,
e che bisogna sempre valutare le proprie forze rispose un'altro e poi silenzio.
dopo un po michael disse:
avete ragione sono due insegnamenti molto evidenti, ma non i piu importanti, quello che avete colto vooi sono solo insegnamenti che vi dicono cosa fare e perche, non vi dicono però cosa fare ,e come.
il morale della storia anche se non molto evidente è che il mondo ha le sue leggi che portano in una direzione.se si vuole raggiungere un obbiettivo bisogna tenerne conto, si puo anche andare contro queste leggi ma comporta uno sforzo maggiore, e se questo sgorzo viene meno il risultato è catastrofico.
meglio sfruttare le proprie forze adattandole per quanto possibile,magari non si raggiunge qualsiasi obbiettivo ma sicuramenti si evitano catastrofi.
Dovevamo essere una cinquantina ed invece ci ritrovammo in 15.
Dopo aver mangiato e bevuto festeggiando l'anno nuovo che arrivava, tutti intorno al tavolo con il fuoco accanto a chiacchierare.. con una torta enorme per 15 persone, visto che mancavano in parecchi..
come movimentare la serata?
E' bastato un cucchiaino usato a mò di catapulta ed un pò di panna..
nel giro di pochi minuti non c'era più un punto della casa che non avesse tracce di panna, cioccolata e Pan di
Spagna!!!
Eravamo anche noi tutti ricoperti di pezzi di torta... mai passato un fine anno così divertente e... così dolce!!
Ed eccoci cari Forumers, anche se con un po' di ritardo, all'annuncio dei fortunati estratti a sorte che si aggiudicheranno 100C€, mentre tutti i partecipanti riceveranno 20C€.
Fortunati estratti: @Sabi8 (IT1) , @Pinoloverde (IT1) e @jezo (IT1) !!! Accumulate un bel gruzzoletto!
Inoltre si aggiundica il Badge LOL: @BigRoberta (IT1)!!!
N.B.: il badge verrà assegnato domani.
N.B.: non sono stati conteggiati i LOL pervenuti dopo le 12 di oggi sebbene ancora visibili.
Ed ecco, sotto spoiler, la lista completa con i vostri accrediti:
eccoci nuovamente all'appuntamento fisso del nostro Forum: il Quiz del Martedì!
Ecco di cosa si tratta:
Ogni martedì apriremo un thread con una domanda, la risposta ad essa non sarà univoca, quindi non ci sarà chi risponderà correttamente e chi potrà sbagliare, tutte le risposte saranno corrette (ovviamente dovranno essere coerenti con quanto richiesto). Questo evento ricorrente è legato all'altra innovazione del Forum, ovvero Il Mercato del Forum, in cui potrete riscuotere dei premi utilizzando i C€ guadagnati in questi giochi
Regole e premi
Tutto chiaro? Siete pronti? Allora ..... iniziamo!
I contadini correranno presto a comparare gelati: immaginatevi mastri gelatai, voi che gusto preferite? E quale nuovo gusto inventereste?
variegato al caffè
inventerei il limococco (limone e cocco)...bleah!!!!
il mio gusto preferito è menta-liquirizia e inventerei il gusto gingerino..(ne berrei a litri)
Non saprei che gusto inventare, c'è di tutto ormai
Nuovo gusto "Strudel"
Il gusto che inventerei lo chiamerei "cali" ossia carota e limone, prima però vorrei testarlo, avrei perciò bisogno di una "cavia" a cui farlo assaggiare,... qualche volontario?
vorrei il LIQUIPISTA, un miscuglio di pistacchio e liquirizia, con granelle
coccococomero...... cocco+cocomero...con granella tostata di mandorle
preferito: lime/limone
mi piacerebbe il gelato alla rosa (o forse lo hanno già inventato?)
inventerei il gelato gusto pizza margherita